Il 21 giugno parte da piazza Castello a Milano la marcia contro il massacro dei cani a Yulin, in Cina. E contro la violenza verso tutti gli animali.

di Anna Alberti – 17 Giugno 2016 – 18:09

Stop Yulin Rapiti, bastonati a morte, e poi spellati, esposti nei mercati, cotti a puntino e mangiati: è il destino dei cani, spesso cuccioli, che tutti gli anni il 21 giugno vengono immolati in Cina in occasione di Yulin, il festival della carne di cane. In tutto il mondo (Cina compresa) sono ormai migliaia i cittadini che protestano per fermare la barbarie. Ora anche Milano si mobilita in difesa degli animali maltrattati con una marcia pacifica, #StopYulin, in partenza il 21 giugno dalle 20.30 da Piazza Castello, destinazione Piazza Duomo. A una delle organizzatrici, Laura Muggiani, veterinario milanese, abbiamo chiesto di raccontarci quando e come è nata l’idea.

Circa un paio di mesi fa ho ricevuto via mail le terribili immagini dei cani catturati per Yulin, rilanciate da una piattaforma online per la raccolta di firme contro il festival. Gli sguardi di quei cani, segregati e bastonati atrocemente prima di essere uccisi, non mi hanno più lasciato. Come essere umano oltre che come professionista, la sofferenza degli animali mi colpisce al cuore. Quella notte non ho dormito e mi sono chiesta cosa avrei potuto fare, da qui, per aiutarli. Così mi è venuta l’idea di indossare una maglietta rossa, il 21 giugno, come simbolo del sangue versato. E di dirlo ai miei amici, e agli amici degli amici. Poi, come spesso succede, ho avuto la fortuna di incontrare alcune di quelle persone meravigliose che non solo appoggiano la tua idea ma ti danno anche una mano perché si realizzi. In pochi giorni dalla maglietta siamo arrivati alla marcia. Parlo soprattutto di Oipa, Organizzazione internazionale di protezione animale che sin dall’inizio ci ha creduto, mi ha aiutato e sostenuto.
 
La consapevolezza di quanto accade in occasione di Yulin si è diffusa lentamente fuori dalla Cina…
Sì, il consumo di carni di cane e di gatto è una tradizione secolare in molti paesi orientali (in Cina, ma anche in Vietnam e Corea). Ma Yulin ha una storia più recente: in festival è nato negli anni novanta per celebrare il solstizio d’estate. Poi si è scoperto che nei giorni che lo precedono i cani vengono sottratti, spesso con violenza, ai proprietari, oppure presi per strada, o addirittura allevati da privati in condizioni di scarsa igiene per poi essere venduti agli aguzzini. Queste vittime vengono quindi ammassate in piccole gabbie, senza acqua né cibo, e trasportate dalle provincie verso Yulin. I cani arrivano in condizioni di estrema sofferenza, spesso non ce la fanno a sopravvivere. Grazie ad associazioni animaliste locali e poi alla mobilitazione internazionale, il numero di cani uccisi sta diminuendo, ma si parla comunque di migliaia di animali sacrificati nel periodo del festival. Il governo cinese nega le atrocità e non interviene in modo deciso. Tra l’altro i cani non vengono vaccinati e quindi molti hanno la rabbia, malattia diffusa in quelle zone. Le mobikitazioni degli ultimi anni stanno però cominciando a infastidire i politici cinesi. Non resta che insistere.

Nel vostro manifesto si legge che la giornata del 21 giugno è dedicata a tutti gli animali.
Sì. È giusto protestare contro Yulin ma non bisogna dimenticare che in ogni parte del mondo, incluso il nostro paese, ogni giorno vengono commesse forme di crudeltà contro i nostri fratelli minori. Quindi abbiamo voluto rendere universale la nostra pacifica protesta e marciare contro le sofferenze di tutti gli animali.

Quale effetto vi aspettate da questa marcia?
Speriamo che sempre più gente si renda conto della grande responsabilità che abbiamo come esseri umani, vivendo su questo pianeta. Siamo la specie più evoluta e come tale dobbiamo prenderci cura della natura e di tutte le creature che la abitano. Difendendo il loro diritto alla vita e alla non sofferenza. Un senso di responsabilità che dovremmo trasmettere ai nostri figli, insieme al rispetto e all’amore per ogni essere vivente.

Qualche idea per i più piccoli? Spesso i bambini conoscono gli animali solo al supermercato, ovvero in pezzi, impacchettati e pronti per essere consumati. Portiamoli nelle fattorie, nei parchi, facciamoli guardare negli occhi cani, mucche, vitelli, agnelli, trasmettiamo loro amore e rispetto. L’educazione sin da piccoli è fondamentale. Mi auguro che la compassione diventi materia scolastica sin dalle scuole materne.
 
Il vostro appello? Il 21 giugno ovunque ti troviate nel mondo indossate una maglietta o qualcosa di rosso come simbolo del sangue versato. E se vi trovate a Milano partecipate alla marcia pacifica per dire  Stop Yulin.

Ricordiamo l’appuntamento a Milano.
h 16.00 apertura del banchetto informativo in piazza Castello.


h 20.30  ritrovo in Piazza Castello
.

h 21.00 inizio marcia da Piazza Castello a Piazza Duomo.

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scritto da Anna Alberti

MARIE CLAIRE MIX

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