Urgnano, 16 gennaio 2017 – È allarme cani randagi alla frazione Basella di Urgnano, dove nelle ultime settimane è stato avvistato da alcuni residenti un branco di animali inselvatichiti, affamati e per questo aggressivi, che in alcuni casi avrebbero aggredito, ferendoli in modo serio, altri cani domestici. L’allarme è arrivato prima sulla pagina Facebook “Sei di Basella se…”, lo scorso mese di dicembre. Successivamente del fenomeno se ne è parlato anche in paese, dove la gente inizia ad esprimere timori per la presenza dei randagi, soprattutto per i bambini e per gli anziani.

Non si sa da dove arrivino questi cani, la maggior parte dei quali è di grande stazza e che vagano principalmente nelle campagne circostanti. «Non se ne può più – si legge in un post scritto da una donna che fa parte del gruppo di Facebook – Non è possibile avere paura ad uscire dalla propria casa, anche solo per una passeggiata. Per avere dei cani bisogna essere anche in grado di saperli tenere. Questi animali, molto probabilmente, o sono stati abbandonati dai proprietari, o sono scappati e nessuno si è preoccupato di cercare di ritrovarli. Lasciati a se stessi, sono diventati aggressivi e pericolosi». «Può capitare a tutti che un cane scappi – scrive un altro componente del gruppo “Sei di Basella se…” –, ma in questo caso sta diventando un’abitudine. E ormai questi esemplari hanno assaggiato il sapore del sangue… se non si sa gestire un cane bisogna ricorrere al canile».

Preoccupazione per quella che a Urgnano e dintorni è diventata una vera e propria emergenza, è stata espressa anche da Giuseppe Rapizza, presidente del Comitato per Basella: «Sono venuto a conoscenza anch’io dell’esistenza di questo branco – ha dichiarato – Per ora ho raccolto notizie frammentarie e non so quindi dire quanto il problema sia reale e, nel caso, quale dimensione abbia. Ma ho notato molto allarmismo in giro, soprattutto tra i contadini che abitano i cascinali della frazione Basella. Che gruppi di cani scorrazzino in giro liberi nelle aie agricole, purtroppo, è cosa nota, specialmente durante la stagione della caccia. Ma questi, a differenza dei cani dei cacciatori, a quanto mi è stato riferito, sono aggressivi e pericolosi. A questo punto non resta che aspettare di vedere se il problema si risolverà da solo o se, viceversa, andrà fermato intervenendo in modo netto».

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