Quando Kimbo è stato trovato era steso sulla strada, immobile e tutto solo. Il suo corpo era freddo e bagnato, respirava a malapena. Per riuscire a riprendersi, questo piccolo gattino aveva bisogno di rimanere sotto controllo 24 su 24. Una giovane donna, dopo aver saputo la sua storia, si è offerta di prendersene cura: «In un attimo ho capito che dovevo aiutarlo, così a metà ottobre è diventato mio».  

Appena arrivato nella sua nuova casa il gattino si è raggomitolato tra le braccia della sua mamma umana per ricevere quell’amore e quel calore di cui aveva tanto bisogno. «È il gattino più amorevole e affettuoso che abbia mai incontrato, non si allontana mai da me e ama sedersi sulla mia spalla come un pappagallo» racconta la donna. 

Purtroppo Kimbo resterà per sempre un gatto silenzioso poiché la malattia ha danneggiato le sue corde vocali, ma questo non gli ha smorzato la sua voglia di vivere e appena si è sentito meglio anche la sua personalità ha iniziato a venire fuori.  

Una settimana dopo il suo arrivo, la gatta della famiglia, Shania, è venuta a mancare dopo 18 anni di vita. «Sapevo che Kimbo è entrato nella mia vita per una ragione: senza di lui sarei stata inconsolabile, sono grata di averlo incontrato ogni giorno» racconta la donna che proprio grazie al suo nuovo peloso è riuscita a superare il suo dolore. 

Quando Kimbo è tornato pienamente in salute è stato presentato all’altro gatto di casa, Chance. Sin dai primi giorni quest’ultimo si è comportato come fratello maggiore: gli ha insegnato a giocare come un gatto, gli ha fatto scoprire i segreti della casa e l’ha eletto suo compagno di marachelle. Una coppia imperdibile. 

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