Numero 278313. Quando Bea era rinchiusa in un laboratorio che la utilizzava per fare esperimenti chimici, farmaceutici e cosmetici in Ungheria, non aveva un nome ma soltanto un numero tatuato sull’orecchio. Viveva in una gabbia, non poteva socializzare con gli umani o con altri animali, e vivere da «cavia» era l’unica realtà che conosceva. Era stata portata nella struttura da piccolissima, e la sua vita si sarebbe conclusa lì se non fosse stata salvata dall’associazione «Beagle Freedom Project».  

«Quando l’abbiamo salvata, Bea era traumatizzata – racconta Shannon Keith, la fondatrice dell’associazione -. Era timida e paurosa. All’inizio dovevamo anche nutrirla noi, perché non era in grado di farlo da sola». Poi, giorno dopo giorno, ha iniziato a stare meglio. E adesso la cagnolina è stata adottata da una signora, Tina Lobel, che si sta prendendo cura di lei. 

Bea ha fatto amicizia con gli altri due cani della signora, Rufus e Chip, e grazie alla sua nuova famiglia ha imparato a giocare, a mangiare e ad amare gli altri. «Ogni tanto mi capita ancora di vederla triste – racconta la proprietaria -: e tutte le volte che succede mi commuovo. Ma Bea è sempre più serena, e io non riesco a spiegare la mia gioia nel vederla felice, ma soprattutto libera». 

*****AVVISO AI LETTORI******

Segui le news di LaZampa.it su Twitter (clicca qui) e su Facebook (clicca qui)

*********************************

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com