Un furetto per amico…
Furetto, domestico o selvatico?
Il furetto (Mustela putorius furo) è un mustelide la cui domesticazione si perde nella notte dei tempi. Ne parla addirittura Aristofane nell’antica Grecia e sembra che proprio in quella civiltà il furetto aiutasse l’uomo a proteggere le scorte di grano dai topi, un po’ come il gatto faceva per gli egiziani. Lo scopo dell’addomesticamento di questa specie era quello di farsi accompagnare dai furetti per la caccia, in particolare al coniglio per la loro attitudine piccata a scovare e inseguire le prede in cunicoli sotterranei. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, già INFS) ne ha sancito ufficialmente lo status di animale domestico.

furetto
Caratteristiche
Il furetto come la maggior parte dei mustelidi presenta un corpo allungato, zampe corte e grande flessibilità, proprio per questo riesce a muoversi con grande agilità anche in spazi molto ristretti. La testa è vagamente triangolare, ha orecchie rotonde e occhi particolarmente espressivi nonostante il senso dell’olfatto sia molto sviluppato rispetto alla vista. Il corpo è ricoperto di pelliccia, presente anche sulla coda. Il mantello può variare assumendo colorazioni e tonalità diverse. Le femmine sono solitamente più piccole dei maschi, che possono raggiungere anche i due chili di peso e sessanta centimetri di lunghezza. La vita media di questa specie oscilla tra i sette e i dieci anni, nonostante il miglioramento delle condizioni di allevamento e delle cure disponibili per questi animali consenta loro di raggiungere anche età superiori.
Forse il suo odore muschiato non è gradito a tutti ed eliminarlo completamente non è possibile, però la sterilizzazione, oltremodo necessaria nelle femmine che non si accoppiano, ne riduce senz’altro l’intensità. Un errore da non commettere è quello di effettuare bagni troppo frequenti che costringono le ghiandole sebacee a produrre ancora più sebo per proteggere la pelle, ed è proprio quello il responsabile dell’odore caratteristico. Occorre fare attenzione anche agli oggetti piccoli, soprattutto se di gomma, i furetti ne sono particolarmente attratti e finiscono spesso per ingerirne parti che possono richiedere a volte chirurgie urgenti!
L’alimentazione
Si tratta di un animale strettamente carnivoro che in natura si nutre di una grande varietà di prede: non solo topi e ratti, ma anche uccelli, conigli e lepri. Proprio per questo è fondamentale che l’alimentazione del furetto domestico sia costituita da alimenti con alto contenuto proteico, generalmente si ricorre a crocchette di buona qualità per gattini in crescita, evitando accuratamente i prodotti contenenti proteine di origine vegetale, che possono predisporre ad alcune patologie. La dieta può essere integrata da piccoli pezzi di carne cruda, generalmente quaglia o coniglio.
Comportamento
Senz’altro il furetto nel nostro paese non è diffuso al pari delle specie domestiche più note, cane, gatto o coniglio, ma resta il fatto che chi ha avuto la fortuna di convivere con questi animali difficilmente ne rimarrà senza. Al pari di altri predatori, il furetto dorme molte ore durante la giornata, ma nei suoi momenti di attività non smette un attimo di giocare e di invitare il proprio compagno a due zampe a divertirsi con lui. Con saltelli, danze e vocalizzazioni chiede continuamente attenzione e complicità e di certo con un furetto in casa non ci si annoia. Sono generalmente animali incredibilmente affettuosi e raramente aggressivi, sono curiosi e amano esplorare i luoghi che non conoscono, proprio per questo sono generalmente adattabili ai cambiamenti e molti viaggiano senza grossi problemi con i loro proprietari. A questo proposito è bene ricordare la necessità di inserire il microchip e dotarli di passaporto.
Le cure
Per quanto riguarda le cure necessarie, oltre alla già menzionata sterilizzazione per le femmine, che se non si accoppiano vanno incontro ad un’anemia letale, è necessaria la vaccinazione annuale contro il cimurro mortale nella maggior parte dei casi per questa specie. Tra le patologie virali più comuni si ricordano anche la rabbia e l’influenza per le quali sarà il medico veterinario curante a consigliare la necessità di profilassi vaccinale. Un esame delle feci quando si accoglie un furetto in casa è raccomandabile per scongiurare malattie parassitarie piuttosto frequenti nei piccoli. Nelle zone del nostro paese endemiche per la filaria è necessaria la profilassi nella stagione estiva. É consigliabile soprattutto al superamento del quarto, quinto anno di vita effettuare almeno due visite all’anno e diagnostica di base per tenere sotto controllo una serie di patologie che sono purtroppo molto frequenti. Tra queste le patologie che colpiscono le ghiandole surrenali, il pancreas ed altre malattie spesso di natura tumorale. Una diagnosi precoce in molti casi garantisce una qualità di vita migliore. 
Il furetto è senza dubbio un animale particolare, probabilmente non è per tutti, ma resta il fatto che le relazioni e i legami con questa specie non si dimenticano e nella maggior parte dei casi si sceglie di ripetere l’esperienza.

Articolo a cura della Dott.ssa Cinzia Ciarmatori


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