Molly ha vissuto insieme alla sua famiglia fino a quando la proprietaria non è rimasta incinta. A quel punto la coppia ha deciso di fare a meno della cagnolina, e il marito è andato in canile per riportarla indietro. 

Al suo arrivo al «Jefferson County SPCA», un rifugio gestito dall’omonima organizzazione no ptrofit di New York, l’uomo ha incontrato una ragazza di nome Nicki Fricker. «Ero nella struttura quando ho incontrato il proprietario di Molly – racconta -. Mi ha detto che non potevano più tenerla perché la moglie avrebbe partorito a breve, e mi ha chiesto se fossi interessata ad adottarla io». 

Nicki era un po’ titubante perché in casa ha già altri due cani, ma ha deciso di portare Molly via con sé perché era sicura che l’animale avrebbe sofferto molto chiusa dentro un box del canile. «Il suo precedente proprietario sembrava triste – continua – ma ho capito che voleva togliersi un peso dalle spalle».  

Appena l’uomo si è allontanato, Molly ha iniziato ad avere ansia e a tremare, e non è stato facile portarla nella nuova casa e farle capire che i suoi proprietari non sarebbero più tornati a riprendersela. Ma ben presto il quattro zampe ha cominciato ad ambientarsi e a fare amicizia con gli altri cani della coppia, e in famiglia tutti si sono innamorati di lei. Compreso il marito Nicki: «Per noi è come se Molly fosse una figlia – dice -. All’inizio volevamo tenerla con noi a tempo determinato, poi abbiamo deciso di adottarla per sempre».  

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