Torniamo a parlare di toxoplasmosi: valuteremo insieme come si contagia l’uomo, quanto è resistente l’oociste e le precauzioni per la donna in gravidanza.

Modalità di trasmissione

Attraverso i cibi

  • Ingestione di carne cruda o cotta solo in parte, specialmente di suino, ovino o selvaggina. Il ruolo della carne bovina sembra essere minore. Toccarsi la bocca dopo aver manipolato carne cruda contaminata o assaggiare le preparazioni prima o durante la cottura

  • Contaminazione di coltelli, utensili, taglieri o alimenti che sono stati in contatto con della carne cruda contaminata

  • Il latte crudo (non pastorizzato) di capra o pecora può contenere tachizoiti. E se anche i tachizoiti mal sopportano l’acidità gastrica alcune infezioni sono state descritte. Con la carne noi veniamo in contatto con i bradizoiti che sono molto più resistenti ai succhi gastrici e trasmettono l’infezione.

Attraverso l’acqua

  • Bevendo acqua contaminata contenenti le oocisti.

TOXOPLASMOSI

Altre modalità

  • Ingestione accidentale di feci di gatto. Questo può accadere se ci si tocca accidentalmente la bocca dopo aver fatto giardinaggio, pulito la lettiera del gatto, o toccato qualunque cosa sia venuta in contatto con con le oocisti sporulate.

  • Ingestione di terra contaminata.

  • Dalla madre al feto, se la donna viene in contatto con il parassita per la prima volta durante la gravidanza

  • L’inalazione di oocisti sporulate è rara ma descritta.

  • Sebbene sia molto raro, il toxoplasma si può trasmettere attraverso trasfusioni o trapianti di organi

  • In uno studio multicentrico in Norvegia ed Europa del 2000 su infestazioni in gravidanza non ne ha evidenziate per contatto diretto con il gatto.

Resistenza

Cisti tissutali:

Sono quelle forme che ingeriamo con la carne, e anche se sono meno resistenti delle oocisti ambientali non è così facile eliminarle.

  • resistenti ai succhi gastrici

  • resistenti a 1 grado per più di 3 settimane

  • Non tutte vengono distrutte a – 12 °C dipende dai ceppi di toxoplasma (dati non chiari sul congelamento/surgelamento)

  • Vengono uccise dalla salatura e affumicamento degli insaccati stagionati, non di quelli freschi o fatti in casa

  • Vengono uccise subito a 67 °C, resistono 4 minuti a 60°C (generalmente le cotture della carne durano di più)

  • Vengono uccise dai detergenti e, quindi, le mani e tutti gli utensili utilizzati per la
    preparazione di carne cruda o altri alimenti da animali devono essere puliti a fondo con acqua calda e detergente

  • La cottura a microonde non garantisce l’uccisione

Oocisti: sono quelle eliminate nelle feci dai felini, ma che non sono subito sporulate e quindi non immediatamente infettive. Servono almeno 24 ore nelle condizioni ideali.

  • Terreni umidi e sabbia per 18 mesi

  • In laboratorio: in frigorifero a 4° gradi per 54 mesi e al congelamento a – 10°C per 106 giorni

  • Cottura a 55-60 gradi resistono solo 1 – 2 minuti

  • Molto resistenti ai disinfettanti

Precauzioni

Queste misure preventive devono essere osservate principalmente dalle donne in gravidanza e da persone con il sistema immunitario indebolito.

Di interesse alimentare
  • Lavarsi bene le mani con acqua e sapone dopo qualunque attività all’aperto, specialmente prima di mangiare e di cucinare

  • Quando si prepara della carne cruda, lavare bene con sapone e acqua calda i taglieri, i lavandini, i coltelli e altri utensili che possono essere venuti in contatto con essa per evitare la contaminazione crociata con altri cibi

  • Lavarsi bene le mani con il sapone dopo aver manipolato carne cruda

  • Cuocere tutta la carne completamente. Non assaggiare la carne prima che sia completamente cotta.

  • Preferire le verdure cotte, il lavaggio abbondante o con disinfettanti non garantisce assolutamente l’eliminazione delle oocisti.

  • Evitare i latti crudi non pastorizzati

  • Evitare gli insaccati freschi (salami e salsiccie) e quelli casalinghi

  • Bere solamente acqua potabile, in casi dubbi preferire quella confezionata (viaggi)

In altri ambiti
  • Indossare i guanti quando si fa giardinaggio o qualunque altra attività che richiede di toccare la terra. I gatti, che di solito possono trasmettere i parassiti attraverso le feci, usano spesso i giardini per i loro bisogni o le aree gioco dei bambini.

  • Se si possiede un gatto, evitare che contragga la malattia: tenerlo in casa e nutrirlo con cibi industriali. I gatti si infettano mangiando prede infette o se gli viene data carne contaminata, cruda o poco cotta

  • Non portare un gatto nuovo in casa se può avere trascorso del tempo all’aperto o aver mangiato carne cruda. Evitare in particolare gatti randagi o gattini che hanno le loro abitudini

  • Assicurarsi che ci sia qualcuno in buona salute e non in gravidanza che si occupi di svuotare la lettiera del gatto. Se questo non è possibile, indossare i guanti e pulire la lettiera ogni giorno (il parassita che si trova nelle feci di gatto, impiega almeno un giorno prima di diventare infetto), lavarsi le mani e la lettiera con acqua calda e sapone una volta finito. La lettiera del gatto dovrebbe rimanere coperta quando non è usata

L’epidemia più grandi e meglio documentata della toxoplasmosi acuta nell’uomo fino ad oggi si è verificata in 110 individui a Vancouver, in Canada, nel 1995. Gli studi epidemiologici hanno chiaramente che l’epidemia era stata causata dalla contaminazione delle acque potabili con oocisti.

A cura del Dott. Borgarello.

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