Il Nucleo “Cites” alla scuola “Parini-Rovigliano”. Liberato falco ferito dai bracconieri

13-05-2016
di Salvatore Piro


Torre Annunziata. “No ai bracconieri, alle ecomafie e al traffico internazionale di animali protetti”. A ribadirlo ai bambini delle Elementari del rione Rovigliano sono stati gli uomini del Nucleo “Cites-Salerno” del Corpo Forestale dello Stato. Nucleo specializzato nella lotta al “commercio di specie della fauna e della flora in via d’estinzione”. Agli ordini dell’Istruttore Superiore, Franco Nicodemi, l’intero Corpo ha fatto visita ai piccoli alunni dell’Istituto Comprensivo “Parini-Rovigliano”, retto dalla dirigente Mariantonietta Zeppetella Del Sesto.

LA VISITA. “Educare i bambini al rispetto dell’ecosistema e delle biodiversità, rappresenta il primo passo per combattere i reati in danno alla natura” –  ha spiegato in aula il Comandante del Servizio “Cites”, Nicodemi. Il Nucleo, nato nel 2005 con un Ufficio Centrale, 27 di Certificazione e 23 Operativi in dogana, è impegnato in prima linea nel soccorso delle specie protette, ferite dai bracconieri. Dopo il soccorso, effettuato con una caratteristica ambulanza (la “Dog’s Town”, vedi gallery), gli animali vengono trasportati al “Centro di Recupero Selvatici – Ospedale Veterinario Frullone” di Napoli. Lì, sono sottoposti alle cure degli specialisti e infine rimessi in libertà.

TEGU ARGENTINI, BOA E “MAREMMANI”. I bambini della “Parini-Rovigliano” hanno davvero sbarrato gli occhi alla vista di specie semi-sconosciute. Tra queste, un esemplare di “Tegu” argentino (nella foto in prima), vorace rettile carnivoro lungo fino a 150cm. Rettili che soprattutto i baby-boss della camorra amano tenere in gabbia, nel proprio salotto di casa. Come semplice ma incisiva dimostrazione di sfarzo, sfida, comando e potenza sul territorio. Il “Cites” di Salerno, nel corso del 2016, ha sequestrato anche un più comune cucciolo di Pastore Maremanno, un “Boa” lungo 2 metri e diverse tartarughe. Specie, tutte, rinvenute ferite tra i boschi della Campania.

IL VOLO. A concludere la giornata, tra gli applausi degli alunni della Seconda e della Terza, il simbolico volo di un “Gheppio”. Un falco speciale, impallinato alcuni mesi fa dai bracconieri e ritrovato dagli uomini del “Cites” con un’ala spezzata. Il falco, dopo le cure dei veterinari dell’Ospedale “Frullone”, è stato liberato oggi tra i cieli di Torre Annunziata. “Un’esperienza unica, ma da ripetere l’anno prossimo soprattutto per i nostri bambini – il commento della Preside Mariantonietta Zeppetella – . Ho notato la loro straordinaria curiosità e sono convinta che iniziative del genere accrescano la cultura della legalità anche in territori complicati come il nostro”.       

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