Livorno, 17 marzo 2016 – Non c’è più scampo per i proprietari dei cani che non raccolgono le deiezioni. Dopo inutili tentativi di sensibilizzare l’opinione pubblica con campagne informative, contenitori e appositi sacchetti distribuiti in tutta la città, ora il Comune passa alle maniere forti. «Napoli ha inventato un sistema che esportiamo – annuncia il sindaco grillino Filippo Nogarin – ovvero fare l’analisi del dna delle deiezioni lasciate dai per strada e da queste risalire al proprietario che, così, viene multato».

All’inizio le parole del primo cittadino sembravano una scherzo. «No – ha continuato il sindaco – è vero ed ecco come funziona». Il proprietario del cane deve prima di tutto iscriverlo all’anagrafe canina. Arriverà poi la lettera che lo inviterà a portare l’animale all’Asl per il prelievo del sangue. Il campione sarà poi inviato all’istituto zooprofilattico di Pisa che farà l’esame del Dna e predisporrà un catalogo delle informazioni. Una volta che il vigile o le guardie ecozoofile troveranno la deiezione per strada e faranno la raccolta inviandola all’istituto di Pisa, sarà possibile risalire – sempre che il cane sia iscritto all’anagrafe canina – al proprietario che riceverà la sanzione.

E’ da immaginare che qualcuno potrebbe subito pensare ad una furbizia: non iscrivere il cane all’anagrafe. «Le guardie ecozoofile avranno anche la possibilità di fermare le persone con i cani ed effettuare i controlli» e la regolarizzazione appare dunque obbligatoria. L’accertamento del test costa 20 euro, una spesa a carico del Comune che a breve stabilirà una convenzione con l’Istituto di Pisa. «La sanzione – spiega la dirigente Meschini e il funzionario Ferrari – è di 50 euro quindi copre abbondantemente la spesa sostenuta dal Comune».

Fondamentale sarà anche il contributo delle guardie ecozoofile che devono sostenere un esame per ricevere il patentino rilasciato dalla prefettura. «Questa attività – continuano i funzionari – non graverà dunque sul Corpo della Polizia Municipale ma grazie alla collaborazione con le guardie sarà possibile avere un’ampia presenza sul territorio per avere il controllo sui parchi pubblici». Ma le novità per quanto riguarda i cani non si fermano qui. Gli uffici stanno preparando il regolamento per le aree di sgambatura, come sollecitato da molti cittadini. Regolamentare questi spazi, nei parchi pubblici, attraverso un decalogo, già pronto, che stabilisce i criteri di condotta. Sarà allestita una precisa cartellonistica nelle zone attrezzate che elencherà i comportamenti da tenere per evitare conflitti tra chi possiede un cane e coloro – molti anziani e bambini – che frequentano i parchi pubblici. 

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