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Francesca De Zotti

13/05/2017

Chi non sogna un giorno di visitare il Giappone? Paese conosciuto soprattutto per il suo ricco patrimonio culturale, i meravigliosi e profumati fiori di ciliegio,le prodezze tecnologiche… e per i gatti!

L’isola con più gatti che persone

L'isola con più gatti che persone © jaypaf/123RF

Il gatto è un animale dal forte valore simbolico nella cultura nipponica: un esempio calzante è rappresentato dal maneki-neko, traducibile come “gatto che da il benvenuto”, il cosiddetto gatto della fortuna simbolo di prosperità e ricchezza, rappresentato in tutta l’Asia da statuette di gatti con una zampa alzata in segno di saluto. C’è, inoltre, una leggenda molto conosciuta in Giappone secondo cui quando un gatto arriva a una certa età, raggiunge un nuovo stadio, gli cresce una seconda coda e riesce addirittura a comunicare con gli esseri umani. Curioso, no?

Ancora più curiosa è l’isola di Tashirojima, che di per sé non è che un bugigattolo, ma nel suo piccolo rappresenta in modo emblematico la grande importanza del felino nel Paese del Sol Levante. Si tratta infatti dell’isola dei gatti, la cui popolazione conta infatti più felini che persone! Il motivo di queste strane percentuali demografiche risale a molto tempo fa, cioé quando gli abitanti dell’isola allevavano bachi da seta e i gatti erano alleati fondamentali di questo processo di produzione, in quanto tenevano a bada i topi che cercavano di mangiare i bachi. Se però una volta i gatti non erano che alleati della popolazione, ora ne rappresentano la maggioranza sull’isola, che conta appena un centinaio di abitanti.

vietato l’accesso ai cani

vietato l'accesso ai cani © jaypaf/123RF

In linea con il credo di stampo tipicamente nipponico, secondo cui i gatti siano portatori di fortuna, i residenti di Tashirojima sono devoti ai loro amici felini e dedicano la loro vita ad accudirli e a prendersene cura.

Il culto dei gatti in quest’isola fa sì che venga visto di mal occhio il loro nemico numero uno: il cane. Emblematica è la regola dell’isola che proibisce l’ingresso di cani, ma non vedetela come una forma di “zoorazzismo”: immaginate cosa significhrebbe per Fido entrare in questo vero e proprio gattile en plein air!

Sebbene non ci siano prove a dimostrare l’effettiva buona sorte che i gatti dovrebbero portare all’isola, una cosa è certa: è grazie a loro che questo angolo di Giappone è diventata una grande attrazione turistica a livello mondiale. Sembra proprio che l’isola attiri i turisti con la sua grandissima varietà felina, un po’ come fa il maneki-neko.

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