Raffiguravano i tragici momenti della caduta di un cavallo durante il Palio di Asti, i manifesti affissi in centro e nelle periferie della città piemontese che sono stati danneggiati, strappati e nella maggior parte dei casi completamente rimossi.

La nostra sede locale aveva deciso di portare avanti una campagna di affissioni con 50 manifesti distribuiti per la città: lo slogan “Al Palio i cavalli perdono sempre” e l’immagine della caduta di un cavallo avvenuta durante la corsa, che dal 1977 ad oggi è stata funestata dalla morte di 14 cavalli.

«Siamo indignati nel vedere che purtroppo la libertà di espressione in alcuni casi non vale», commenta Elisa Ghidella, referente LAV Asti.

«Abbiamo pagato per poter affiggere i manifesti e non sono stati visibili neanche per un giorno – prosegue Elisa – la verità fa male a qualcuno, oppure qualcuno ad Asti ha attitudini medioevali alla “censura”? Ci siamo preoccupati di rimuovere lo scempio lasciato, manifesti stracciati buttati ovunque. Non sarà un evento come questo a fermarci, anzi: continueremo a essere promotori del cambiamento, per una città finalmente priva di una manifestazione che tanto sfruttamento e morte ha portato e porta come “spettacolo”, certi dell’appoggio dei molti astigiani che la pensano come noi e che hanno a cuore la vita dei cavalli. Ringraziamo i cittadini che con le loro segnalazioni ci hanno fatto sentire la loro vicinanza, e l’Ufficio Maggioli Tributi per la correttezza e la professionalità».

AL PALIO I CAVALLI NON SI DIVERTONO

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