Giovedì, 26 Novembre 2015 15:53

pillsIn Europa le non conformità sono sovrapponibili al periodo 2007-2012. L’Italia controlli gli sforamenti negli antibiotici.

Con oltre un milione di campioni da 28 Stati membri dell’Unione europea, il più recente dei rapporti EFSA pubblicati in tale ambito fornisce una sintesi dei tassi di conformità ai limiti di residui o obiettivi UE riscontrati in vari medicinali veterinari e contaminanti.

La percentuale di campioni non conformi, lo 0,31%, è paragonabile alle cifre dei sei anni precedenti- spiega EFSA-  Si è avuta una non conformità lievemente maggiore per alcuni medicinali veterinari (stilbeni, agenti antitiroidei, beta ‑ agonisti, carbammati e piretroidi), e per agenti inquinanti come metalli e micotossine. Per una varietà di altre sostanze (vermifughi, tinture, steroidi, anticoccidici e sedativi) si sono avute lievi diminuzioni o un minor numero di casi di campioni non conformi.

Sono stati raccolti 1.005.835 campioni da parte 28 Stati membri dell’UE. La percentuale di campioni non conformi mirati (0,31%) era paragonabile agli ultimi sei anni (da 0,25% a 0,34%).Per steroidi e anticoccidici la frequenza di campioni non conforme è stata simile negli anni 2012 e 2013 ma più bassa rispetto agli anni precedenti. Sempre nel 2013 si nota un miglioramento per la presenza di sedativi e altre sostanze farmacologiche. Lattoni dell’acido resorcilico, come la micotossina zearalenone, sono aumentati nel 2013 rispetto ai precedenti tre anni. Circa antielmintici e coloranti la frequenza di campioni non conformi è stato inferiore rispetto agli anni precedenti. Non sono stati riportati campioni non conformi nel 2013 per “altre sostanze”.

Rileva il sito sicurezzaalimentare.it- che ha analizzato il Rapporto- che, sebbene Efsa chiarisca che i dati vadano presi con cautela, in quanto aggregati e anche in quanto vi è una variabilità fisiologica tra sostanze usate e quelle analizzate, emerge come i paesi UE siano in genere più sicuri rispetto a quelli non UE. Va mantenuta alta la cautela su, ma la cui presenza può essere dovuta alla razione con crucifere, che danno un segnalo positivo pure in assenza di somministrazione del farmaco. Dal 2007 al 2012 inoltre la percentuale di campioni irregolari per le micotossine è cresciuta da uno 0,14-0,48% ad uno 1,38%. L’Italia in particolare ed in base alle analisi preliminari e non conclusive delle autorità, dovrà migliorare la situazione di uso di residui antibiotici, che presentano un più frequente sforamento dei limiti ammessi rispetto ad altre realtà. (fonte)

Report for 2013 on the results from the monitoring of veterinary medicinal product residues and other substances in live animals and animal products

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