CODROIPO. Stava correndo in sella alla sua mountain bike lungo la pista “La Tana”, fra Camino e Codroipo. Quando, verso la fine del percorso, ha sentito spari dietro a una boscaglia vicina. Troppo vicino per il 42enne Alessandro Perini che domenica mattina aveva deciso di praticare il suo hobby sperimentando per la prima volta il tracciato sul Tagliamento.«Non mi sono sentito sicuro per la mia incolumità», ha scritto sul gruppo Facebook “Sei di Codroipo se” raccontando quanto accaduto a lui e a un amico.«Ero entusiasta nell’affrontare questa avventura – racconta -. Tutto bello ed eccitante fin quando a metà percorso ci siamo trovati sul sentiero due-tre cacciatori con i cani. Sono restato perplesso per la loro presenza in pista, ma ho pensato che stessero solo transitando. Continuando a pedalare, a fine pista, abbiamo udito spari dietro a una boscaglia molto vicino al nostro passaggio, tanto che subito dopo, in un tratto in mezzo a erba alta, ho rischiato di investire un cane dei cacciatori sbucatomi all’improvviso sul sentiero.Chiedo se è normale che i cacciatori possano esercitare l’attività in presenza di altre persone che nulla hanno a che fare con il loro hobby».A sottolineare però come i cacciatori vicino al Tagliamento siano autorizzati a operare è il sindaco di Camino, Nicola Locatelli. «Stiamo cercando di concretizzare il passaggio dell’area in cui si trova la pista da demanio regionale a comunale – dice –, così potremo attuare azioni per segnalare meglio la presenza dei ciclisti. I cacciatori nell’area del Tagliamento possono operare e anzi la loro presenza è fondamentale perché grazie a loro ci sono segnalati spesso abbandoni di rifiuti o problemi simili».E sono gli stessi ciclisti – molti dei quali raccontano come anche loro in passato abbiano sentito gli spari a pochi metri di distanza – a chiedere a gran voce che quest’area diventi comunale «per poter mettere in sicurezza quello che ora è un tracciato con fondo sterrato».Insomma continuano le polemiche sulla caccia. Tanto che il caso di Adamas, il cane border collie ucciso da un cacciatore a San Daniele davanti agli occhi del suo proprietario all’inizio di novembre, approderà alla Camera.Il deputato Matteo Dall’Osso del M5S ha presentato un’interrogazione a risposta orale al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e al Ministro dell’interno per chiedere «se il Governo intenda assumere iniziative per rivedere le norme che consentono la detenzione di armi e il loro uso e per inasprire le pene per coloro i quali detengono armi cariche al di fuori dei luoghi consentiti alla caccia o alle discipline sportive connesse con l’uso delle armi».Infine, è stato chiesto al Governo se ha intenzione di «inasprire da subito le pene anche con l’aumento della detenzione eattraverso una estensione dell’ambito dell’articolo 544 bis del codice penale, per i soggetti responsabili dell’uccisione di animali per i quali non è consentita la caccia se non nel periodo previsto e soprattutto per quanto riguarda gli animali domestici».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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