La realtà dei cani bagnino non è ancora largamente diffusa sulle coste italiane, ma sta prendendo sempre più piede

La realtà dei cani bagnino non è ancora largamente diffusa sulle coste italiane, ma sta prendendo sempre più piede.

Esistono delle razze geneticamente più predisposte a svolgere questo ruolo: Terranova, Labrador e Golden Retriever adorano l’acqua, ma non sono le uniche. Le squadre cinofile di salvataggio in acqua contano tra le proprie file anche Leonberger, Pastori Tedeschi e Bovari del Bernese. Ma non solo, tra i bagnini a quattro zampe si possono trovare cani di tutte le razze, anche Rottweiler e Pit-Bull!

Nel 2012 Bruno è stato brevettato come primo Rottweiler bagnino e, proprio a Luglio di quest’anno, un Pit-Bull (sempre di nome Bruno) e un Golden Retriever (Marley) si sono resi protagonisti a Caorle (VE) del salvataggio di due donne che stavano rischiando di annegare dopo essersi sentite male in acqua.

Da inizio Luglio sono state tratte in salvo già 12 persone dalle unità cinofile della Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS), che annovera tra le sue fila 350 tra cani e volontari attivi sulle spiagge italiane.

Uno degli ultimi salvataggi è stato effettuato da Ariel, il Labrador di Francesco Totti, salito già a tre salvataggi in 6 anni.

Ariel ha la fortuna di avere un proprietario famoso, ma non dimentichiamoci che esistono altre centinaia di cani-eroi che rischiano QUOTIDIANEMENTE le loro vite per salvare quelle dei loro amici a due zampe.

La ricetta vincente è semplice: una grande passione per l’acqua e un fortissimo legame ai loro conduttori, che spesso sono i proprietari stessi. Servono, infatti, almeno due anni di addestramento a creare quell’affiatamento speciale che porta a salvare numerose vite umane: un anno è necessario per l’intervento dalle spiagge, il secondo per il lancio dall’imbarcazione o dall’elicottero.

Un cane per questo tipo di soccorso deve avere un peso superiore ai 25kg e deve mostrarsi a proprio agio in acqua. Durante gli interventi questi cani fanno affidamento soprattutto alla loro forza e devono essere in grado di nuotare sostenendo il peso di più di due persone per 30 minuti. Tramite una speciale imbragatura con quattro maniglie – e che il cane deve indossare durante i salvataggi – sono in grado di percorrere 1km a nuoto con quattro persone attaccate (un uomo si stancherebbe molto prima).

Il successo è dato dalla passione e dal divertimento che cane e conduttore mettono al servizio del prossimo: per i cani è un gioco, per i bagnanti può valere una vita.

Gli stessi binomi sono anche impegnati in progetti di carattere sociale e riguardanti soprattutto programmi di avvicinamento alla natura, agli animali o temi di sensibilizzazione alla sicurezza in acqua, rivolti soprattutto a bambini e alle categorie più deboli.

Qualche numero.

I cani della SICS si trovano stabilmente sulle spiagge di Isola Delle Femmine (Sicilia), Roccella Ionica (Calabria), Bari, Cagliari, Palinuro (Campania), Pescara, Torvajanica, Ostia, Tarquinia, Pescia Romana (Lazio), Marina di Massa (Toscana), Albissola (Liguria), Caorle (Veneto), Idroscalo di Milano, Toscolano Maderno. Ma anche sulle rive di alcuni laghi, come lago di Garda, Lecco, lago di Como (Lombardia), lago Maggiore e lago Sirio (Piemonte).

Per qualsiasi curiosità, informazione e suggerimento non esitate a contattare la redazione.

Un bau a tutti, e alla prossima settimana!

Daniel Sebastian Ossino

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