Disinfestare? Macché. Silvana Audano, responsabile pedagogica della scuola materna «Mirafiori Sud», non ha intenzione di allontanare i serpenti che, in questi giorni, sono stati avvistati nel cortile del suo istituto, in via Negarville 30: «Perché dovrei? Non fanno male a nessuno». Anzi. Sta pensando di inserire i rettili nel «Programma didattico» di quest’anno: «La loro presenza – aggiunge – ci permetterà di far conoscere meglio la natura ai bambini». Le stesse parole, nelle ultime ore, la direttrice le ha ripetute a mamme e papà che, dopo i racconti dei figli, si erano recati a scuola e, con i propri occhi, avevano visto alcuni esemplari strisciare indisturbati tra i fili d’erba del giardino: «Qualcuno ha perso il lume della ragione – attaccano ora chiedendo l’anonimato – . Bambini di 4-5 anni non possono stare a contatto con dei serpenti. C’è di mezzo la loro sicurezza. E la loro salute». 

PAURA ALLA «SALVEMINI»  

La preoccupazione è evidente. E s’è allargata alla vicina elementare «Salvemini», il cui cortile interno è confinante con quello dell’asilo, separato solo da una cancellata. Gli episodi allarmanti, del resto, non mancano. Nei giorni scorsi uno dei rettili, dopo essersi arrampicato su un albero, è caduto passando a pochi centimetri dal viso di una bimba di 5 anni, spaventandola. «E due settimane fa – aggiungono i genitori – abbiamo scoperto nel giardino la pelle di un serpente di due metri dopo la muta». Per questo avevano chiesto alla responsabile dell’asilo, che conta 55 bambini, di prendere provvedimenti. Non è servito: «Vediamo di fare chiarezza – puntualizza la direttrice, dopo aver sentito gli uffici dell’assessorato all’istruzione – . Questi animali non sono velenosi. Ci siamo rivolti a un esperto per avere conferma del fatto che si tratta di bisce. Dunque, del tutto innocue».  

Ecco perché dalla direzione della materna si dicono sorpresi dal clamore che sta montando intorno alla vicenda, finita rapidamente su giornali e social media. Alcune mamme, con l’ausilio dei telefonini, hanno girato il filmato di un rettile che, strisciando nel cortile della scuola, si infila e sparisce in un tombino. Altre hanno scattato la foto di un esemplare che si muove indisturbato nell’area giochi dei bambini. Tutto materiale che è finito su Facebook. 

LE LUMACHE E LE BISCE  

«Ma il nostro progetto educativo prevede che i bimbi si aprano al mondo esterno e in particolare alla natura – si difende la Audano – . Vogliamo che la osservino e imparino a rispettarla. Prima, però, devono conoscerla: quale miglior modo di questo?». E aggiunge: «L’anno scorso li abbiamo coinvolti in attività didattiche con le lumache. Quest’anno lo faremo con le bisce». Ecco perché la pelle del serpente trovata in giardino è stata messa da parte: «Vogliamo farla studiare ai bambini».  

Un progetto formativo che, come prevedibile, non entusiasma i genitori: «Di fronte a un serpente, bimbi così piccoli non possono che spaventarsi – dicono mamme e papà – . Non sappiamo più a chi rivolgerci per interrompere questa follia». Proverà a chiedere l’intervento dei vertici dell’amministrazione cittadina Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord, che promette di andare a fondo alla vicenda. «Lunedì ne parlerò in Consiglio Comunale – assicura – . La sindaca deve intervenire subito: ciò che sta accadendo in questo asilo non è intollerabile».  

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