Mezzogiorno, 16 febbraio 2018 – 15:23

La polizia sta effettuando gli accertamenti: l’ipotesi è che ad agire sia stato qualcuno che, non riuscendo ad allontanare gli animali dalla zona, ha deciso di ucciderli

A Sciacca sono stati avvelenati 15 cani randagi: tra loro una femmina che stava allattando 11 cuccioli. I cuccioli si trovano, adesso, sotto le cure di una animalista, Giusy Di Vita, che li allatta col biberon e sta tentando di salvarli. Un gesto di efferata crudeltà compiuto ieri sera da ignoti che si sono introdotti in una zona della città, vicino la spiaggia, dove in un’area recintata ci sono assistiti tantissimi randagi. Pare che abbiano utilizzato delle esche con carcasse di pollo intrise del potente veleno Rogor. Per i 15 randagi deve essere stata una sofferenza incredibile. La scena apparsa davanti agli occhi di Vitale è stata raccapricciante. Ha anche tentato, con degli antidoti di salvare dall’atroce fine qualche randagio, ma ogni tentativo è stato invano.

Una segnalazione da parte di un passante ha fatto scattare l’intervento della Polizia municipale e del veterinario del distretto di Sciacca, Gino Raso, che hanno effettuato un sopralluogo rilevando la presenza di almeno una quindicina di cani morti. Questa mattina il veterinario Raso oltre a fare le comunicazioni alla Procura della Repubblica di Sciacca si occuperà anche del trasferimento delle carcasse. L’Istituto zooprofilattico di Sicilia dovrà stabilire che tipo di veleno è stato utilizzato per uccidere i randagi. Già qualche settimana fa erano stati avvelenati altri cani e qualcuno era stato salvato in extremis. La polizia sta effettuando gli accertamenti del caso, l’ipotesi è che ad agire sia stato qualcuno che, non riuscendo ad allontanare i cani randagi dalla zona, ha deciso di ucciderli.

Intanto nei giorni scorsi sono stati avvelenati 4 cani a Santa Ninfa, nel Trapanese. Due simil maremmani, un meticcio marrone e uno nero sono stati trovati morti nei pressi del campo sportivo e della zona artigianale. A Campobello di Mazara è stato impiccato un cane dopo averlo torturato e picchiato, non solo ma nei giorni scorsi è stato, sempre a Campobello, scuoiato un cane. Le foto che documentano l’atroce gesto sono molto forti e l’associazione “A…Fido” di Campobello di Mazara che collabora con l’associazione Laica e con associazioni del nord Italia , ha lanciato un appello mediante una volontaria. “ Per favore – ha detto Rosa Cirrotta – chi sa che parli, siamo stanchi di questa omertà – queste bestie devono essere punite, spero che le autorità competenti e gli stessi cittadini possano trovare i colpevoli”.

16 febbraio 2018 | 15:23

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