I marciapiedi delle vie dello shopping natalizio devono restare puliti. Non basta un’ordinanza che obbliga i padroni dei cani a portarsi dietro paletta e bottiglietta d’acqua. A Savona il sindaco Ilaria Caprioglio ha scelto la via più drastica. Nelle vie del centro e nell’isola pedonale i cani i bisognini non li possono proprio fare. E se scappa? Pulire non basta più. La multa da 500 euro arriva comunque. 

In una città come Savona, alla cui anagrafe canina sono iscritti oltre 6500 animali, l’ordinanza del Comune è finita subito nella bufera. Gli animalisti si sono scatenati e hanno deciso di boicottare i negozi del centro. Secondo loro la colpa dell’ordinanza è dei commercianti che da tempo chiedono che il «salotto buono» di Savona sia più pulito e combattono la loro battaglia contro la maleducazione di certi proprietari di cani. Domani scenderanno in piazza con al guinzaglio i loro amici a quattro zampe. Percorreranno a decine proprio le vie del centro città vietate ai cani e faranno un sit-in di protesta davanti al Municipio. 

LA PROTESTA

Un’iniziativa che ha avuto la solidarietà di Michela Vittoria Brambilla, ex ministro da sempre schierata a favore dei diritti degli animali. «Faremo la nostra passeggiata di protesta – dice Rosy Biagioni segretaria del Movimento animalista savonese – La multa? Pazienza, la pagheremo; l’onorevole Brambilla non potrà esserci ma è solidale con noi». Fabrizio Cupis, presidente dell’Ascom di Savona: «Noi non siamo affatto contro i cani, ma contro i comportamenti incivili. Abbiamo solo chiesto al Comune di vivere e lavorare in una città più pulita». 

«Nessuno vuole escludere i cani dalla città», ha spiegato il sindaco Caprioglio che condanna la minaccia di boicottaggio: «Basterà al momento del bisogno, trascinare il cane giù dal marciapiede». Ma gli animalisti spiegano che è impossibile sapere quando il cane dovrà fare pipì e considerano l’ordinanza un atto che impedirà a proprietari e animali di passeggiare in centro.  

Il sindaco resta sulle sue posizioni, ma promette che i proventi delle multe verranno usati per il canile e per aumentare il numero delle oasi canine. E cita una sentenza della Cassazione del 2015: «Il proprietario deve intervenire con atteggiamenti tali da far desistere l’animale. Nell’impossibilità di vietare al cane di fare pipì è bene portarsi dietro una bottiglietta d’acqua per ripulire».  

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