I proprietari del ‘Dogo Argentino’ protagonista, insieme ad un altro cane, dell’episodio di cui il nostro giornale ha scritto venerdì scorso e del quale si stanno occupando i Carabinieri, ci hanno scritto per rendere la loro versione dei fatti.

“Riteniamo di dover rettificare quanto avete scritto esponendo le seguenti precisazioni. Venerdì scorso – ci scrivono – verso le 14 rientrando da una passeggiata col cane al guinzaglio, ho affrontato l’attraversamento pedonale tra la farmacia Foce e il bar Eden. Qui era seduta presso un tavolino esterno, la proprietaria di un meticcio del peso approssimativo di 25-30 chili, col suo cane. Quando quest’ultimo ha individuato il mio dogo, si è alzato sulle zampe e, quindi, ho evitato di attraversare completamente le strisce pedonali, orientandomi sulla sinistra per tenere il maggior spazio possibile tra i due animali. Ma, arrivato in prossimità del marciapiede ed ancora comunque sulla strada, in corrispondenza con la grossa fioriera che si trova di fronte al portone di casa mia, il meticcio, percorrendo 7-8 metri in piena libertà, si è avventato sul mio cane, morsicandolo in più punti sulla testa, alla gola, sul petto e sulla zampa anteriore sinistra. Inevitabilmente il mio dogo ha reagito e gli ha afferrato un orecchio tra le fauci, sbatacchiandolo con forza. Solo allora la proprietaria del cane si è fatta viva urlandomi di staccare i due animali, cosa che già stavo cercando di fare tirando il guinzaglio con molta energia, ma senza risultati apprezzabili. L’intervento di altre persone ha messo fine alla rissa”.

“A quel punto ho chiamato personalmente i carabinieri, che mi hanno risposto che avevano ricevuto una segnalazione di rissa tra cani, senza però una richiesta di intervento diretto. Ovviamente io l’ho richiesta espressamente e dopo poco tempo una pattuglia è giunta sul posto. Nel frattempo la proprietaria del meticcio, che già mi aveva oltraggiato pesantemente, mentre ero disattento mi ha colpito con un pugno in faccia, procurandomi un taglio sulla fronte col suo anello. A questa aggressione non ho dato risposta, ma mi sono limitato ad informare i carabinieri di questa aggravante, mentre costoro raccoglievano la mia deposizione e quella di quattro persone presenti, che hanno testimoniato che l’aggressore è stato il meticcio e che il mio dogo si è soltanto difeso. Vorrei aggiungere che, già mesi fa lo stesso meticcio, lasciato libero dalla proprietaria lungo il camminamento soprastante la spiaggia comunale della Foce, si era avventato sul mio cane, che era tenuto correttamente al guinzaglio, procurandogli una lacerazione ad un orecchio tuttora ben visibile. In quel caso non ritenni di fare una segnalazione all’ufficio veterinario dell’ Asl, confidando in una presa di coscienza della proprietaria”.

Carlo Alessi

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