Durante l’incontro si è parlato di animali domestici dal punto di vista dei loro diritti ed in un certo senso anche dei loro doveri

Venerdì 8 Maggio 2015, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue, per l’Università delle Tre Età di Sanremo, si è parlato di animali domestici dal punto di vista dei loro diritti ed in un certo senso anche dei loro doveri.

Ben tre relatori si sono dedicati a chiarire vari aspetti della convivenza con questi nostri amici, che secondo molti sono i migliori che si possa desiderare. Gli animali domestici affettivamente sono considerati dei componenti della famiglia e da parte del pubblico e della stessa Presidente Unitre Paola Forneris, c’è stato un fiorire di domande curiose miste a narrazione di episodi toccanti del proprio vissuto con questi conviventi speciali.

L’Avv. Maurizio Foglino ha iniziato ribadendo che la giurisprudenza consente oggi di tenere in casa ogni tipo di animale anche se fosse vietato nel regolamento condominiale. Il limite sta solo nella eventuale molestia, pericolosità o problemi igienici che potrebbe provocare a terzi. Per esempio in casa si può anche avere un rettilario, purchè sia tenuto a regola d’arte e denunciato alla Prefettura. Caso più frequente è il cane che abbaia, qui il disturbo è il rumore eccessivo e va dimostrato che esso sia frequente e non tollerabile specie nelle ore notturne.bL’abbaio del cane è favorito dalla visione di movimenti ed ombre.

Infatti  i cani non hanno una buona vista mentre l’udito e l’odorato sono ottimi. Viene evitato in genere con recinzioni chiuse o meglio ritirando il cane la notte in locali chiusi e se il cane è cucciolo lasciandogli degli oggetti giocattolo. Nel caso dei cani da guardia sarebbe anche più efficace per la sicurezza perché lasciato libero in giardino il cane è più facilmente avvelenabile da malintenzionati, mentre in casa rappresenta una difesa sicura da eventuali aggressori.

Le deiezioni del cane vanno sempre raccolte sia nel condominio che nelle aree pubbliche ed il cane va sempre tenuto al guinzaglio. Solo in caso di cane aggressivo occorre anche fargli indossare la museruola. L’ansia del cane possibilmente non deve sommarsi alla nostra, occorre trasmettere segnali di calma, avvicinarsi od allontanarsi dal cane senza movimenti bruschi e  compiendo un percorso arcuato per mostrare di essere pacifici e di non avere paura.

L’Avv. Elena Ardielli, ha trattato in particolare il tema dei maltrattamenti degli animali, che anche se in forte diminuzione rispetto al secolo scorso vengono oggi perseguiti penalmente sia per le sevizie che per le fatiche eccessive. Esiste poi uno specifico articolo del codice penale che vieta l’organizzazione di scontri fra animali.

La Dott.ssa Bertinotti educatrice ed istruttrice cinofila ha infine dato un’ampia panoramica sull’universo canino. In effetti siamo molto legati affettivamente ai nostri cani da compagnia, ma se allarghiamo lo sguardo a tutti gli impieghi che ha questo meraviglioso quadrupede, c’è da rimanere strabiliati. Oltre ai tradizionali impieghi nella caccia , nel controllo delle greggi  e nella guardia alle abitazioni si sono diffusi impieghi più moderni come la difesa personale, la ricerca della droga e degli esplosivi, il salvataggio di persone travolte da valanghe di neve o da macerie durante i terremoti. Si arriva addirittura per i cosiddetti cani molecolari, alla ricerca di una specifica persona scomparsa.

Ma tornando ai nostri beneamati cani domestici, forte è la tentazione di umanizzarli, di trattarli come bambini e quindi a volte viziarli anche più di un figlio perché non abbiamo nei loro confronti un progetto educativo e tendiamo a godere della loro vita geneticamente sempre più breve della nostra sicuri di poter sempre provvedere a tutto, mentre l’educazione del figlio è o dovrebbe essere orientata a renderlo autonomo.

Ebbene la Dott.ssa Bertinotti, ha insistito sull’educazione del cane onde ottenere una buona convivenza. Il cane nell’ambiente urbano soffre una condizione di costrizione che se ci pensiamo riguarda anche l’uomo. Avere un cane è quindi una buona occasione per fare anche noi del moto non solo per i classici bisogni ma per frequenti e lunghe passeggiate. Qui occorre un buon controllo del cane che bisogna educare già da cucciolo con mano ferma e paziente ma senza urla e senza sguardi diretti che determinano ansia nel cane. Amiamo i nostri cani ma non abbracciamoli per loro significa costrizione  ed anche se ci saltano addosso festosi accarezziamoli solo sulla schiena.

Roberto Barbaruolo

C.S.

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