A causa della grande varietà di salmonelle non-tifoidee esistenti, non è stato ancora possibile produrre un vaccino e risulta, quindi, necessario proteggersi con le uniche armi a nostra disposizione: le norme igieniche e le precauzioni comportamentali

Come si accennava nel precedente articolo i rettili sono tra gli animali da compagnia più frequentemente coinvolti nella trasmissione della salmonellosi e spesso sono potatori sani, ospitano cioè le salmonelle senza presentare alcun sintomo, altre volte, invece, soprattutto se le condizioni di allevamento del rettile non sono adeguate,  la malattia è conclamata e si presenta con diarrea che può o non essere seguita dall’ ingresso nel circolo sanguigno dei batteri, con generalizzazione della malattia fino alla morte. Altre localizzazioni delle salmonelle, in tali animali, sono il fegato, le articolazioni, le meningi con produzione di ascessi o ancora infezioni cutanee caratterizzate da dermatiti o ascessi sottocutanei. La terapia della salmonellosi nei rettili è piuttosto problematica sia per la difficoltà di trovare l’antibiotico efficace a causa della frequente antibiotico-resistenza delle salmonelle, sia perchè, nonostante la scomparsa dei sintomi, spesso i rettili curati restano portatori ed eliminatori del batterio. Quest’ultima condizione risulta di difficile individuazione poichè l’eliminazione della salmonella con le feci risulta incostante, e talora non bastano nemmeno tre esami delle feci negativi, a distanza di tre settimane l’uno dall’altro per essere assolutamente certi di essere di fronte ad un animale sano. Per tale motivo si preferisce considerare tutti i rettili potenzialmente infetti.

Detto ciò, cosa fare per prevenire l’infezione da salmonella?

Intanto, a causa della grande varietà di salmonelle non-tifoidee esistenti, non è stato ancora possibile produrre un vaccino e risulta, quindi, necessario proteggersi con le uniche armi a nostra disposizione: le norme igieniche e le precauzioni comportamentali, che partono dal consumo dei cibi e finiscono con la cura degli animali.

Vediamo quali:

·         consumare cibi ben cotti (limitare il consumo di zabaioni o gelati fatti in casa o l’assunzione di latte non pastorizzato) ed evitare di contaminare l’alimento cotto con cibi crudi (attenzione ai gusci di uova sporchi) o con strumenti utilizzati precedentemente sui cibi crudi, senza averli prima lavati accuratamente.

·         lavare frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo

·         lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti

·         refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori, per garantire un rapido abbattimento della temperatura

·         proteggere i cibi preparati ed i mangimi degli animali dalla contaminazione di insetti, roditori ed uccelli

·         evitare che persone con diarrea preparino alimenti destinati alla ristorazione collettiva e assistano soggetti a rischio (bambini, anziani, ammalati).

  • Controllare gli animali domestici potenzialmente portatori di salmonelle ( anatroccoli, pulcini e tartarughe, iguane) evitandone la convivenza stretta con bambini o persone immunocompromesse
  • dopo aver toccato qualunque rettile lavarsi le mani per almeno 30 secondi con sapone antibatterico e acqua calda (l’acqua da sola non elimina la Salmonella)

·         non baciare i rettili

·          tenere i rettili, gli altri animali domestici ed i lori accessori fuori della cucina e lontani dalle superfici dove si conserva, prepara o serve il cibo

·         mantenere i terrari, i recipienti per il cibo, l’acqua e gli accessori più puliti possibile, ma  evitare i lavandini della cucina per la loro pulizia e che gli schizzi, durante tali operazioni, possano raggiungere gli occhi. Dopo la pulizia disinfettare  vasche o  docce, con lisoformio o varechina diluita

·         mantenere i rettili nelle migliori condizioni possibili, fornendo un ambiente (luce, calore, umidità, fotoperiodo) e un’alimentazione ideali per la specie. Evitare stress e sovraffollamento. Anche il sistema immunitario dei rettili riesce a tenere efficacemente sotto controllo la salmonella se l’animale è in condizioni ottimali

·         maneggiare i rettili o il materiale del terrario utilizzando guanti di gomma se si hanno tagli o lesioni sulle mani ed evitare che bimbi di età inferiore ai 12 anni li manipolino senza la supervisione di un adulto. Non sottovalutare i morsi e i graffi causati dai rettili, che devono essere abbondantemente lavati con acqua calda, sapone e disinfettati

  • evitare che  cani e gatti lecchino lì dove potrebbe aver defecato un altro animale, uccelli compresi, e bevano acqua da pozzanghere dalla dubbia igiene.

(A cura della dott.ssa Letizia D’Avino – Centro medico veterinario “Zoe”, via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli)

 

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