Per destabilizzare l’avversario una volta  facevano avance alla ragazza, oppure  rilasciavano interviste allusive al giornalista compiacente. Nell’era dei social i campioni usano Twitter. Rossi e Lorenzo si sono punzecchiati a distanza prima di sbarcare a Silverstone, tracciato britannico che domenica ospiterà la prima delle sette finali verso il traguardo MotoGP. Vale in versione Esopo ha proposto una tagliente un’allegoria di cui sono protagonisti cane e gatto. Jorge ha proposto una massima sul futuro che può diventare più luminoso del passato. Una volta per vincere i Mondiali bastava essere fuoriclasse in pista. Adesso bisogna essere anche esperti di comunicazione e filosofi.

Rossi-Bulldog e Lorenzo-Gatto: la MotoGP diventa una favola alla Esopo

CHI E’ IL CANE? – Valentino è riuscito a far stare nei fatidici 140 caratteri un mini dialogo tra cane e gatto allegando una foto che forse ha fatto lui stesso vicino casa. “Tanto prima o poi ti prendo” sogghina il bulldog inglese da dietro la ringhiera. “Non credo” riponde il gatto in posizione di difesa. Chiosa finale del narratore: “Il cane ricorda al gatto che non deve MAI abbassare la guardia.” Chi sia il cane della storia è facilmente intuibile. Valentino Rossi ha due bulldog inglesi, Cesare e Cecila, issati a bordo della Yamaha YZR-M1 via adesivo. Portano fortuna: le zampe erano disegnate sul casco del trionfale GP di Misano 2014 accanto alle impronte delle mani degli amici più cari.  Il pilota più vincente dell’era moderna ha sempre avuto un rapporto simbiotico coi suoi cani. Guido, il capostipite, è diventano suo malgrado una leggenda delle corse: otto Mondiali vinti. Nel 2008 la sua morte venne celebrata con tanto di adesivo commemorativo. Esagerazioni? No, chi ama i cani sa benissimo di cosa stiamo parlando. Chi sia il micione sotto attacco  indovinatelo voi. A proposito: il bulldog inglese, come tutti i molossiodi, è un cane dal carattere placido con bambini e persone. Ma se vede un gatto… Sembra il ritratto di Vale: simpatico  fuori, una belva scatenata in pista. Padroni e cani si assomigliano sempre.

La risposta di Jorge

LORENZO S’ILLUMINA – Jorge ha postato questo suo pensiero. “I dubbi, ce ne sono sempre quando incappi in un brutto periodo, ma devi convincere te stesso che il futuro può diventare più luminoso. Devi lavorare più duramente per risolvere i problemi. Ed è quello che ho fatto”. Non c’entrava tutto nel tweet, per cui Lorenzo ha sintetizzato il pensiero centrale rimandando la versione integrale all’immagine allegata. Ci ha messo pure la foto di lui che sorride appagato, con gli occhiali, come quando scende dal gradino più alto del podio. Da Brno in qua non è la prima volta che Jorge posta sue foto col viso sereno e sorridente. Farsi vedere sicuro di se è la corazza che Lorenzo si è calata sulla fronte nell’imminenza della battaglia d’Inghilterra. Gli specialisti dei social diranno chi ha azzeccato la metrica, il ritmo e l’immagine giusta. Poi domenica parlerà la pista. Altro che cinguettio, nella piana di Silverstone udiremo il grido dell’aquila.

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