La storia del Beagle è tanto antica quanto oscura. Vengono descritti già da Senofonte nel IV secolo a.c. In un poema del bardo Ossian (III secolo a.c.), viene citato un Segugio molto simile al Beagle.
Una leggenda posizionerebbe i Beagle addirittura al fianco dei cavalieri templari.

Le prime informazioni certe su questi cani ci arrivano tra il 1300 e il 1400, dove si assiste a una vera e propria esplosione di questa razza in Gran Bretagna. Molto apprezzati per le loro doti di cacciatori e per il loro carattere, spopolarono nelle corte, sia come cani da caccia che da compagnia. Molte dame erano solite avere grandissime mute di Beagle.
Nel 1884 ottengono la certificazione dell’American Kennel Club, diventando così una razza a tutti gli effetti.
Solo nel 1970 si assisterò a una diffusione sul suolo italiano di questi cani.
Il nome potrebbe derivare dal termine inglese “Begle” o da “Beag” (celtico) entrambe significanti “piccolo”.

Aspetto

Visto nell’insieme il Beagle è un cane elegante, robusto e compatto. Il rapporto altezza/lunghezza è quasi pari, gli arti sono robusti e muscolosi.
La testa è arrotondata in cima e piuttosto possente, presenta una lieve protuberanza nella zona occipitale. Lo stop è ben marcato e divide muso e cranio in parti uguali, il muso non è appuntito con labbra cascanti.
Gli occhi sono grandi, distanziati e di colore marrone scuro o nocciola (oltre che irresistibili!).
Le orecchie sono lunghe e arrotondate, attaccate alte e scendono sulle guance, se distese raggiungono la punta del naso.
La coda è attaccata alta, robusta e di media lunghezza, ben fornita di pelo. Non è mai arrotolata verso il dorso o inclinata in avanti.
La taglia al garrese si aggira intorno ai 33-40cm e il peso varia dai 14 ai 20kg.
I Beagle al di sotto dei 33 cm (seppur all’oggi rarissimi) vengono chiamati “Beagle Elisabeth”, proprio in onore della regina Elisabetta, che seleziono questi Beagle più piccoli come cani da compagnia.

Carattere e attitudini del Beagle

È un cane gentile, mai aggressivo, caparbio e di ottima compagnia, molto paziente con i bambini. Tutti motivi che lo hanno portato a una grossa popolarità.
Tuttavia, questi cani vengono scelti nella maggior parte dei casi come “cani da divano”, destinati a ingrassare e vivere in una situazione non perfetta.
Non va dimenticato che i Beagle sono cani da caccia, atletici e con una predisposizione al “lavoro di naso”. Motivo per cui un Beagle dovrebbe alternare momenti di relax a passeggiate molto intense, lunghe e possibilmente in zone di campagna/boschive.
Va detto tuttavia che i Beagle non si ribellano alla “vita da divano” ma che piuttosto si adattano e in un certo senso vi si rassegnano.
Il Beagle viene spesso definito come “dispettoso”, “testardo” e “indipendente” dai proprietari: questo perché a tutti i proprietari di Beagle è capitata la seguente situazione.
Durante una serena passeggiata nel bosco viene tolto il guinzaglio al cane e per qualche minuto fila tutto liscio. Poi il Beagle avvicina il naso al terreno, allora le situazioni che si presentano possono essere le seguenti: il cane si lancia all’improvviso in un intricato miscuglio di rovi e arbusti e diventa invisibile e il proprietario lo individua solo grazie allo spostamento dei rami che provoca oppure il cane se ne va, nonostante i richiami incessanti dei proprietari e con l’unico risultato di vedere il cane allontanarsi sempre di più, e sempre più velocemente.
Particolarità di questi cani è, infatti, la capacità di raggiungere velocità folli mantenendo sempre il naso a terra.

Queste spiacevoli situazioni non si presentano perché il Beagle è testardo o dispettoso, bensì perché quando questi cani entrano nella dimensione “olfattiva”, escludono letteralmente tutti gli altri sensi, concentrandosi esclusivamente su ciò che annusano!
Ecco perché giochi e lavori di olfatto uniti a momenti di libertà in aree controllate dovrebbero essere all’ordine del giorno.
Una volta stabilito il giusto equilibrio i nostri Beagle saranno in grado di godersi anche quei momenti di puro e assoluto relax!

Curiosità: le orecchie del Beagle (e in generale dei segugi) raggiungono la punta del naso per un motivo. Durante lo spostamento in “annusata” le orecchie effettuano un movimento ondulatorio dall’alto al basso, portando di fatto gli odori in direzione del naso!

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