La sua “oasi” – Villa Pensabene – si trova a due passi dal Velodromo. Qui c’è una vasta area dedicata agli amici a quattro zampe che vogliono affinare l’olfatto, la capacità di difendere il proprio padrone e riuscire sempre più a entrare in sintonia con lui. Per molti resta solo un modo per trascorrere del tempo all’aria aperta con il proprio inseparabile amico. Ma per altri diventa uno sport. Risica e De Benedictis saranno di nuovo ai campionati mondiali che si terranno a Vicenza.

Riccardo Risica con il suo inseparabile cane Ugo, uno splendido Rottweiler di 3 anni, è campione italiano. “Io e Ugo in gara siamo una sola cosa – dice Riccardo Risica – e nell’addestramento del mio compagno di gara non c’è stato bisogno di usare collari e metodi violenti. Io non ne utilizzo. Giorno dopo giorno abbiamo affinato una sintonia che ci comprendiamo immediatamente. E in gara si vede”. Ugo e Riccardo tenteranno il prossimo anno di partecipare al mondiale in Finlandia. “Le potenzialità le ha tutte – aggiunge Risica – perchè Ugo è un cane fantastico. E’ cresciuto insieme a me e mai farebbe del male a qualcuno. Solo se qualcuno tenta di aggredirmi allora mi difende”.

Il cane è addestrato per restare indifferente agli spari. Non si agita se c’è una sommossa. Resta freddo e lucido verso l’obiettivo. In mezzo a una folla riesce a puntare il suo obbiettivo senza distrazioni. Tutte queste situazioni vengono simulate in gara. Chi riesce a dimostrare le capacità acquisite negli anni vince. E i risultati ci sono tante che l’addestratore palermitano è riconosciuto dall’Ente nazionale cinofilia italiana. Attestato che consente a Risica di addestrare cani anche per le forze dell’ordine che utilizzano gli animali nei porti, negli aeroporti, nella manifestazioni di piazza. E ancora nelle bonifiche quando si tratta di scovare esplosivi. Questi cani sanno distinguere tra il plastico, il tritolo e la nitroglicerina.

“Io adoro gli animali in genere. Ovviamente i cani da sempre sono il mio grande amore. Amore che mi ha trasmesso mio nonno Salvatore Mascari anche lui allevava pastori tedeschi – continua Riccardo – e la mia passione è diventata il mio lavoro e la mia professione”. Risica è stato Figurante del Rottweiler Club, della società amatori Schaferhunde, pastori tedeschi, dell’Associazione italiana amatori dobermann, del club amatori del pastore belga.

“Ho addestrato e visto migliaia di cani – conclude Risica – e non riesco ad accettare e comprendere la violenza contro questi animali. I combattimenti di cani. Le percosse. I collari punitivi. Poveri animali abbandonati. Uccisi con cattiveria. Ma lei lo sa che anche un Pit Bull che ha partecipato a gare assassine può tornare ad essere socievole e di nuovo un tenero compagno? Ci vorrebbe un padrone che lo adotti e inizi insieme un percorso. Non è facile. Ma con il tempo e tanto amore quelle gabbie di violenza e sangue saranno per l’animale solo un brutto ricordo”.

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