Mercoledì, 16 Dicembre 2015 10:19

palazzo dei normanniSono le proposte della Federazione Regionale degli Ordini della Sicilia per la Commissione Sanità dell’Assemblea regionale.

La Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale della Sicilia (ARS) ha ascoltato le proposte della veterinaria regionale per affrontare il fenomeno del randagismo e le problematiche dei Veterinari convenzionati ACN. Il 15 dicembre scorso, la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Sicilia le ha rese note in un comunicato stampa, a firma del Presidente Luigi Butera, frutto delle consultazioni preliminarmente avviate con le organizzazioni professionali e sindacali di categoria (ANMVI; SIVeMP-FeSpA e UIL-FPL FM).

Proposte di revisione della legge regionale sul randagismo – La delegazione veterinaria ha innanzitutto chiesto alla Commissione di ripensare l’obbligo per i Liberi professionisti di segnalare al Comune e alla ASL i casi di mancata identificazione canina, modificandolo in un obbligo di informativa scritta ai proprietari inosservanti, di cui conservare copia, più rispondente alla natura fiduciaria del rapporto con il cliente. Nell’informativa, il  Medico Veterinario sottolineerà la funzione legale e certificante dell’identificazione elettronica intesa quale unica certificazione validante, anche ai fini di eventuali contenziosi legali, delle prestazioni rese. La proposta della veterinaria include la disponibilità d’invio di un report statistico mensile alle aziende al comune ed all’azienda sanitaria locale.

Per la gestione del randagismo, il documento suggerisce di vincolare Comune e Asl alla stipula di convenzioni con Medici Veterinari Liberi professionisti titolari di ambulatori, cliniche o ospedali veterinari o non titolari di strutture veterinarie da incaricare negli ambulatori pubblici  per l’erogazione di prestazioni riconducibili ai LEA: Operazioni di anagrafe incisive e a tappeto su tutto il territorio regionale; Sterilizzazioni (controllo delle nascite); Pronto soccorso veterinario con disponibilità ai turni di pronta reperibilità in ausilio ai Servizi veterinari pubblici (reperibilità specifica per area funzionale).
Le convenzioni andranno sottoposte ai pareri ed al controllo degli Ordini, sentite le Federazioni Regionale e Nazionale e le principali Organizzazioni Sindacali e Professionali di Categoria.

Al fine di dare un’indicazione quanto più reale delle strutture veterinarie presenti nel territorio regionale è stato già chiesto agli Ordini di inviare agli iscritti, ai comuni, alle associazioni animaliste, alle ASP ed alle facoltà titolari rispettivamente di ambulatori, cliniche o ospedali veterinari la scheda di comunicazione di apertura di struttura veterinaria con indicazione del Direttore sanitario e della relativa autorizzazione sanitaria, nonché una dichiarazione di disponibilità a firma del legale rappresentante della struttura, a voler mettere in rete la stessa struttura per la prevenzione del fenomeno randagismo nel territorio della Regione Sicilia. Tale acquisizione di dati è preliminare alla stesura di una più ampia progettualità regionale.

Inoltre la Federazione regionale propone di eliminare le sanzioni i proprietari o detentori di cani di età superiore ai 90 giorni che regolarizzino l’identificazione elettronica e l’iscrizione in anagrafe e di prevedere l’obbligo per i Comuni di adottare Regolamenti di igiene urbana veterinaria (IUVet),  tutela diritti degli animali e l’attivazione dell’Ufficio diritti tutela degli animali.

Criticità inerenti l’incremento delle ore lavorative dei Medici Veterinari Specialisti-

Da oltre 15 anni circa 350 medici veterinari vengono impiegati dalle AAUUSSLL/AASSPP siciliane con varie formule contrattuali fino ad approdare all’Accordo Collettivo Nazionale per la Specialistica Ambulatoriale.
A seguito di tale trasformazione, realizzata in invarianza di spesa, si è generata una grave contrazione delle ore di incarico riconosciute ai neonati MM.VV.SS.AA., a fronte di una mole di attività da espletarsi per garantire l’erogazione dei L.E.A. di pertinenza medico-veterinaria invariata se non addirittura accresciuta per la sopraggiunta emanazione di norme straordinarie di ordine nazionale e regionale.

Ne consegue- fa notare la Federazione- che “da 6 anni ormai le AASSPP siciliane suppliscono al gap prestazionale con il finanziamento di progetti obiettivo che contemplano un numero di ore nettamente superiore a quelle istituzionali, determinandosi così la palese trasformazione di un contratto su base oraria, l’A.C.N. appunto, in un contratto a Progetto, in netta controtendenza rispetto alle decisioni assunte dalla Corte di Giustizia Europea e, finanche, dal Governo Nazionale che con l’adozione del Job Acts ha bandito i contratti a progetto dal panorama lavorativo nazionale”.

La situazione si è poi infranta contro “una anomala interpretazione” degli Uffici Regionali dell’Assessorato della Salute secondo la quale l’incremento delle ore lavorative “dovesse intendersi come una “inutile” autorizzazione a perpetuare la rinnovata proposizione di Progetti Obiettivo Veterinari. Inutile” perché, ictu oculi, non era certo necessaria una norma regionale per autorizzare le AASSPP siciliane a perpetuare Progetti Obiettivo.

La Veterinaria regionale propone due misure senza aggravio di spesa per le casse regionali: 1) riconvertire le somme della Prevenzione fino ad oggi utilizzate per il finanziamento dei Progetti Obiettivo, utilizzandole per condurre ad un incremento stabile delle ore di incarico dei MMVVSSAA; 2) di aggiornare la  Legge di Stabilità 2015 o di consentire l’emanazione di una circolare esplicativa ed interpretativa che chiarisca come l’incremento delle ore lavorative debba intendersi ai sensi dell’art. 23 del vigente A.C.N., similmente a quanto posto in essere in altre Regioni Italiane come La Puglia, la Sardegna, La Calabria o la Campania.

L’audizione a Palazzo dei Normanni è stata svolta dal Presidente Butera e da una delegazione composta dai Colleghi Claudio d’Amore (OMV Catania e componente Commissione regionale diritti tutela degli animali), Maria Rita Latona (OMV Caltanissetta), Antonino Algozino (OMV Enna), Massimo Venza (OMV Messina) Francesco Paolo Gelfo (OMV Palermo), Giuseppe Licitra (OMV Ragusa ed ANMVI Sicilia) e Giacomo Mario La Rosa (OMV Trapani e componente della Consulta regionale della sanità).

Su entrambe le problematiche, la Commissione ha mostrato ampio interesse, condividendo in particolare le proposte di messa in rete delle strutture veterinarie private a potenziamento dell’esigua rete pubblica, al fine di sterilizzare quanti più cani possibili (sia randagi che padronali) per incidere sul controllo delle nascite e sull’emergenza di tutela dell’incolumità pubblica, mettendo in atto un progetto pilota regionale che coinvolga anche il DASOE, l’IZS Sicilia, i Dipartimenti di prevenzione veterinari e le Associazioni protezionistiche riconosciute ed iscritte all’Albo regionale.
Condivise anche le istanze contrattuali, alla luce di riconsociute carenze prestazionali a fronte di un aumento dei focolai di brucellosi, tubercolosi e blue tongue, per le quali la Federazione ha già in calendario un’audizione presso la Commissione Attività produttive dell’ARS.

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