OLTREOCEANO non è una novità veder scorrazzare cani in giro per aule e campus universitari. E non si tratta semplicemente degli animali domestici al seguito di studenti o insegnanti. Qui i cani sono in visita come terapisti specializzati. Sono infatti diverse le università e i college che offrono sessioni di dog therapy per gli studenti. Lo scopo? Aiutarli a gestire ansia e lo stress di studi ed esami. Ma funzionano davvero? Sì, suggerisce oggi una ricerca pubblicata su Stress & Health, e anche una sola seduta può far la differenza.
 
·LO STUDIO
Diverse ricerche, raccontano gli scienziati a capo dello studio, hanno sottolineato i benefici delle interazioni con Fido sul benessere psicologico: aiuta a combattere lo stress, la solitudine, la depressione, può ridurre l’ansia e aumentare anche la socializzazione. Tanto che, come accennato, nelle università del Nord America la dog therapy è arrivata anche tra gli studenti, con sedute che in genere vedono diversi ragazzi alle prese con coccole a un gruppo di cani in presenza degli addestratori. Per capire davvero quanto efficaci e più o meno duraturi fossero gli effetti di coccole e carezze ai cani per gli studenti, il team di Emma Ward-Griffin della University of British Columbia di Vancouver – dove i programmi di pet therapy sono una realtà già da qualche anno – ha coinvolto un gruppo di 246 studenti.
 
I ragazzi erano chiamati a compilare un questionario prima e subito dopo una sessione di pet therapy. Questo per valutare nell’immediato gli effetti di Fido sul benessere degli studenti, mentre per capire se e come questi si mantenessero nel tempo, i ricercatori hanno chiesto ai ragazzi anche di raccontare come si sentissero circa 10 ore dopo la sessione di pet therapy. Durante ogni seduta gli studenti erano liberi di giocare, coccolare, e parlare con diversi cani, da sette a dodici. E il tempo passato insieme ripagava ampiamente i ragazzi – di entrambi i sessi – che dopo la seduta si dichiaravano meno stressati, più felici e pieni di energia rispetto agli studenti che non erano stati in terapia. E alcuni effetti duravano nel tempo, anche se erano minori e le sensazioni di felicità o soddisfazione tendevano a sfumare.
 
·METTI IL CANE IN AULA
“Queste sedute danno dei benefici per gli studenti nel breve termine – ha commentato Frances Chen, tra gli autori del paper – per questo crediamo che le università debbano programmarle durante i periodi di particolare stress, per esempio durante gli esami”. Anche solo avere i cani in giro per l’università potrebbe essere d’aiuto, continua Chen. E il messaggio sembra risuonare non solo Oltreoceano: dopo gli esperimenti condotti da un giovane studente all’Università di Teramo, per esempio, l’ateneo abruzzese ha avviato un progetto per la riduzione di ansia e stress nei ragazzi sotto esame.  

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