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Quando il gatto muore: dove seppellirlo (o cremarlo)

I gatti ci possono accompagnare per lunghi periodi della nostra vita, rivelandosi compagni discreti ma sempre presenti. Quando muoiono è davvero un po’ come perdere un familiare o un caro amico. Ma quel momento prima o poi arriva. E allora è bene sapere come muoversi.

Quando un gatto sta molto male e, insieme al veterinario, si decide di sopprimerlo, sarà lo stesso veterinario a rilasciarci un certificato di morte, che costa intorno ai 25-30 euro.

Anche nel caso in cui il nostro compagno peloso muoia di vecchiaia in casa la prima cosa da fare è contattare il veterinario per farci rilasciare il certificato di morte. Solo in un secondo momento si potrà decidere se cremare o seppellire il nostro micio, proprio come se fosse un essere umano.

Nel caso della sepoltura, chi ha un giardino può decidere di tenere il proprio gatto vicino a sé, nel giardino di casa. Ancor più importante, quindi, è il certificato del veterinario che attesta che l’animale non aveva delle malattie infettive o infestive in grado di nuocere l’uomo o altri animali.

Una volta ottenuto il certificato, spiega il sito La Legge per Tutti, bisognerà scavare una buca profonda almeno 50 centimetri, possibilmente buttandoci dentro della calce, così da evitare che altri animali possano scavare ed arrivare al corpo. I resti del corpo andranno messi in un contenitore biodegradabile, di legno o di cartone, in grado di far filtrare l’acqua.

Se non si ha un giardino o non lo si vuole seppellire lì si può optare per un cimitero per gli animali. In questo caso ci si può rivolgere al veterinario, al Comune di residenza o a qualche associazione animalista. Le opzioni, in questo caso sono due: si può seppellire il proprio gatto in un’area individuale o in un’area comune insieme agli altri animali defunti.

In ogni caso si tratta di un cimitero simile a quelli degli umani, con tomba e lapide su richiesta e orari di apertura al pubblico. La tomba può costare diverse migliaia di euro e solitamente il diritto di proprietà dura cinque anni, trascorsi i quali i resti degli animali vengono messi in una fossa comune.

Infine, si può decidere di cremare il proprio gatto. E anche in questo caso ci sono diverse possibilità. Si può optare per la cremazione comune, in cui il corpo del gatto viene cremato insieme ad altri e le ceneri sparse in un’area apposita. C’è poi la cremazione separata, in cui il corpo del micio viene cremato insieme ad altri animali ma le ceneri vengono tenute separate e restituite al proprietario, o la cremazione individuale, in cui il gatto viene cremato da solo e le ceneri consegnate al proprietario.

Il costo della cremazione si aggira tra i 50 e i 60 euro, ma negli ultimi tempi stanno sorgendo aziende di pompe funebri che offrono urne funerarie per animali, come l’agenzia B&B di Montebelluna e Volpago (Treviso), ma non solo. Su internet sono molte le agenzie che offrono servizi per semplificare un momento doloroso come l’addio al proprio fido compagno.

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