La processionaria è un insetto pericoloso per la salute di cani, gatti e chiunque ne entri in contatto. Il periodo più pericoloso, in cui la processionaria fa la sua comparsa, è la primavera, quando gli animali domestici possono annusare a terra e ingerire o venire a contatto con i peli urticanti di questo bruco: tra i sintomi del contatto con la processionaria, ci sono il soffocamento e la lingua del cane che potrebbe andare in necrosi. Scopriamo di più sulla processionaria, i rimedi, la terapia nel cane e la disinfestazione.

Cos’è la processionaria

“Thaumetopoea Pityocampa” è il nome scientifico della processionaria, un lepidottero che appartiene alla famiglia delle Notodontidae e che è molto diffuso in Europa, Nordafrica e Asia. La processionaria è una futura farfalla notturna che rappresenta un pericolo per le pinete: questo bruco, infatti, ne distrugge il fogliame, danneggiando anche il ciclo vitale.

Lunga circa 4 centimetri, la processionaria è un bruco ricoperto di peli neri con una fascia color giallo sul dorso: la sua peluria urticante rappresenta un problema per gli umani che ne entrano in contatto, mettendo in serio pericolo di vita gli animali. I peli urticanti della processionaria possono trovarsi nell’aria quando il bruco avverte il pericolo: sono questi a causare reazioni spiacevoli a mucose e cute, oltre che alle vie respiratorie e agli occhi.

Una volta diventate falene, le processionarie sono innocue; sebbene, quando minacciate, possano produrre un liquido giallo anch’esso irritante.

Il periodo in cui si presenta

Alberi in un parco

Il periodo più pericoloso, quello in cui si avvista maggiormente la processionaria, è la primavera: per la precisione, è possibile incontrare questo insetto da marzo a maggio e, a volte, anche in estate.

Occorre prestare particolare attenzione in giardini, parchi e boschi, ma anche semplicemente per strada e, soprattutto, nei pressi di pini, querce e cedri.

Come riconoscerla

Processionarie messe in fila

Per riconoscere la processionaria, è necessario saperla distinguere dal classico bruco: le processionarie, innanzitutto, si spostano nelle vicinanze dei pini e, dato che si spostano proprio in lunghe file, formano una specie di “processione”. La processionaria non viene, dunque, mai avvistata isolata, ma è sempre e solo in gruppo.

Il nido della processionaria

Un nido su un albero

Il nido della processionaria si colloca, generalmente, sopra pini, cedri e querce. La presenza di questo bruco è particolarmente dannosa anche per gli alberi, in quanto – come detto prima – la processionaria si nutre del fogliame, compromettendo il ciclo vitale della pianta.

Visivamente, i nidi sono di colore bianco. Se li avvistate in inverno, è molto probabile che siano proprio di processionaria: intorno a fine maggio, infatti, le processionarie costruiscono i bozzoli, dove si collocano per arrivare allo stato di crisalide e, poi, verso luglio-agosto, uscire come falene, la cui vita dura due giorni circa.

I sintomi causati dal contatto con la processionaria

Un cane in un bosco

I sintomi provocati dalla processionaria possono manifestarsi nei cani, ma anche nei gatti e in tutti quegli animali che annusando e leccando ne possono venire in contatto: gli animali potrebbero, infatti, esserne attratti vedendo questi bruchi muoversi in fila. La sintomatologia derivante dal contatto con la processionaria include:

  • Debolezza;
  • Soffocamento;
  • Edema della glottide;
  • Aumento della salivazione causato dall’infiammazione della bocca;
  • Inappetenza;
  • Dolore;
  • Febbre;
  • Vomito, anche emorragico;
  • Aumento delle dimensioni della lingua, che può soffocare il cane;
  • Necrosi della lingua, il cui tessuto cellulare può essere distrutto;
  • Diarrea, a volte emorragica;
  • Perdita di parti di lingua o di naso;
  • Perdita di vivacità.

Le conseguenze possono essere letali, soprattutto quando il contatto è prolungato: è importante agire in fretta per poter limitare i danni e salvare la vita al cane. Basta che il cane annusi o ingerisca i peli urticanti perché abbia inizio, velocemente, una reazione potenzialmente dannosa: i sintomi saranno abbastanza evidenti e il cane si mostrerà irrequieto e alterato, per cui sarà necessario un intervento repentino e mirato per evitare un rapido peggioramento.

I rimedi

Cane dal veterinario

Quali sono i rimedi in caso di contatto con la processionaria? Se si ha il sospetto che il proprio cane possa essere venuto a contatto con dei peli urticanti, è necessario agire in modo tempestivo così da evitare un tracollo. La diagnosi risulterà più semplice se ci si accorge della presenza di questi insetti, ma la cosa fondamentale da fare è comunque quella di recarsi dal veterinario, il prima possibile: sarà, infatti, lui a stabilire la terapia più adatta per il cane.

In linea generale, al cane venuto in contatto con la processionaria viene somministrato del cortisone ma, naturalmente, il trattamento cambierà da caso a caso, a seconda della gravità della condizione.

Come operazione di primo soccorso, è comunque possibile rimuovere, velocemente, i peli lavando la bocca e le parti infettate abbondantemente, tramite una soluzione realizzata con acqua e bicarbonato. Ricordate, però, di indossare dei guanti di lattice, così da evitare il contatto diretto con i peli urticanti: questi potrebbero scatenare reazioni infiammatorie o reazioni allergiche cutanee pericolose. Riassumendo, se il vostro cane entra in contatto con una processionaria, dovete:

  1. Allontanare la sostanza irritante, immediatamente;
  2. Effettuare un lavaggio abbondante con acqua e bicarbonato;
  3. Recarvi dal veterinario, il prima possibile.

Non dimenticate che si tratta di un pericolo potenzialmente mortale per i cani, per cui occorre un intervento immediato.

È, inoltre, possibile fare della prevenzione, stando lontani dai luoghi a rischio – ad esempio, stando alla larga da pini e querce – controllando a vista il proprio cane, durante le passeggiate o in giardino. Indossare la museruola potrebbe aiutare a prevenire il contatto con la bocca e le mucose.

La disinfestazione

Processionarie a terra

È possibile cercare di difendersi dalla processionaria tramite la disinfestazione, quindi potreste:

  • Eliminare manualmente i nidi, rimuovendo le estremità infestate della pianta in inverno;
  • Utilizzare un insetticida a base di Bacillus Thuringiensis Kurstaki, per via aerea o con atomizzatore;
  • Ricorrere a trappole ai feromoni, che possano ridurre le possibilità di procreazione, generalmente nel mese di giugno.

In Italia, la disinfestazione dei bruchi di processionaria è obbligatoria dal 2008. La prima opzione viene utilizzata quando le larve non sono ancora uscite dal nido.

Infine, non dimenticate che le larve morte vanno eliminate per evitare altri pericoli: non dimenticate di proteggere le parti del corpo esposte, in quanto i peli continuano ad essere urticanti.

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