Aristocratici o più ‘popolani’. Pelosi con criniere da leone o invece snelli e agili per compiere le migliori malefatte. Poco importa se siano di razza o meno, gli italiani sono pazzi per i gatti. Lo dimostrano anche i numeri, raccontano Monica Cirinnà e Lilli Garrone (senatrice Pd una, giornalista l’altra, ma entrambe ospiti di nugoli di ‘pelosi’), ne ‘I gatti d’Italia’, volume ricco di storie, curiosità e avventure dei gatti più famosi che popolano e hanno popolato città e paesi d’Italia (ed.   Newton Compton, pp. 316 – 10,00 euro).
    Secondo i dati, scrivono le autrici, sono “14 milioni i gatti che oggi vivono nelle famiglie del nostro paese”. Senza contare tutti gli altri, “più o meno fortunati, che abitano le campagne, nelle colonie feline, nei giardini o per strada”. Un amore di lunga durata, che risale indietro nel tempo annoverando tra i ‘gattofili’ anche personalità eccellenti come Papa Gregorio Magno o il poeta Petrarca, Cristoforo Colombo che non volle separarsi dal suo amato Maraja nemmeno quando salpò per le Americhe o Leonardo da Vinci e Antonello da Messina, che ne ritrassero tanti, in posa tra dame e Madonne.

Ecco allora dalla galleria de ‘I gatti d’Italia’ 7 storie di mici e vip che non potete non conoscere.

I GATTI DEL PRESIDENTE MATTARELLA Anche il nostro attuale capo di Stato, Sergio Mattarella, è un grande amante dell’universo felino. Ne ha sempre avuti in casa, sin da quando viveva ancora con la moglie Marisa Chiazzese a Palermo. La sua razza preferita è quella persiana. Al momento della sua elezione, nel 2015 era padrone di tre gatti dai nomi altisonanti: Cimabue, Dante e Boccaccio.

L’UNIVERSO GATTO di FRANCA VALERI La prima micina dell’attrice si chiamava Mignin. Le due si incontrarono durante una piovosa notte milanese, in una via del centro, neanche fosse un romanzo di Dickens. Venne subito infilata sotto la pelliccia della mamma e restò in famiglia per tutta la vita, traslocando fino in Brianza, dove Franca e i genitori sfollarono durante la guerra.

LA GATTA PUPINA DI LICIA COLO‘ Un grande amore durato 14 anni, arricchito dall’arrivo di Liala, la figlia della conduttrice, e sopravvissuto anche ad una brutta malattia che sembrava dovesse portare via Pupina a sette anni.  Oggi in casa vivono altri tre gatti, ma alla sua amica a quattro zampe Pupina, Licia Colò ha dedicato anche due libri: ‘Cuore di gatta’ e ‘L’ottava vita’, i cui proventi sono stati devoluti al Fondo Pupina di Animalieanimali Onlus.

FEDERICA PELLEGRINI E LA GATTA MAFALDA “Mi hai dato così tanto che è difficile da capire… Ti ho amata alla follia e lo continuerò a fare nei miei ricordi… Sarai sempre con me.. Ora più che mai!”. È questo il ricordo commosso che la campionessa di nuoto Federica Pellegrini qualche tempo fa ha scritto su Instagram per dire addio alla sua gatta Mafalda dopo 15 anni passati insieme. Una bellissima micia dal folto pelo bianco o rosso e dagli occhi verdi, con cui la nuotatrice si è fatta fotografare più volte. E che si è anche tatuata in bella vista sul fianco destro.

PAOLI, LA GATTA E LA SOFFITTA “C’era una volta una gatta, che aveva una macchia nera sul muso e una vecchia soffitta vicino al mare con una finestra a un passo dal cielo blu”. Ricordate la gatta della canzone di Gino Paoli? Esisteva veramente: era una siamese, si chiamava Ciacola e per un lungo periodo ha fatto compagnia all’allora giovane cantautore e alla sua prima moglie, quando vivevano in quella vecchia ma tanto poetica mansarda di via Capo Santa Chiara, a Genova.

ZORRO E PAPA RATZINGER Sono tanti i racconti dell’amore di Papa Benedetto XVI per i gatti. Pare che da Cardinale avesse persino l’abitudine di attraversare le strade intorno San Pietro con alcuni avanzi da dare ai mici di quartiere. Il Cardinal Tarcisio Bertone ha raccontato anche che il futuro pontefice amava trattenersi e parlare con loro in dialetto bavarese. Un amore ricambiato se un giorno un gruppo di felini lo seguì fino alla porta Angelica, costringendo le guardie svizzere a intervenire per evitare un ‘assalto’ al Vaticano. Tre, in particolare, i suoi mici preferiti, Zorro, Cortesina e Ciccio, che aveva una cuccia tutta sua nei giardini del Vaticano. Ratzinger è anche l’unico Papa nella storia ad aver autorizzato una sua biografia scritta da un gatto: ‘Joseph e Chico. Un gatto racconta la vita di Papa Benedetto XVI’ di Jeanne Perego.

ROCCO, 32 GIORNI SOTTO LE MACERIE Non ha padroni vip né è stato immortalato in opere d’arte o canzoni. Ma di certo ha battuto ogni record di sopravvivenza e coraggio. E’ Rocco, gattone bianco e grigio di sette anni, tirato fuori dalle macerie della casa dove viveva, venuta giù con il terremoto di Amatrice. Dopo ben 32 giorni, quando ormai tutti lo davano per disperso, Rocco si è fatto sentire ed è stato salvato il 26 settembre 2016 dai Vigili del fuoco di fronte alla gioia e agli occhi increduli dei proprietari. Subito per lui una piccola maschera d’ossigeno, un po’ d’acqua e tante coccole. In paese si dice… che abbia usato una delle sue sette vite.
   

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