Roma, 29 gennaio 2018 – In occasione delle Olimpiadi invernali che a breve avranno inizio a PyeongChang, nella Corea del Sud, la Lega nazionale per la difesa del cane lancia una petizione rivolta al Coni e a tutti gli atleti italiani affinché prendano una posizione “netta di condanna” e puntino i riflettori mondiali sulla “barbara usanza” di fare consumo di cani e gatti. “La Corea del Sud è uno dei tanti Paesi asiatici tristemente noti per il consumo alimentare di cani e gatti – si legge nel comunicato – spesso uccisi con metodi terribili per assicurare una morte lenta che, secondo la loro ‘tradizione’, assicurerebbe un sapore migliore alla carne. Oltre alla barbara uccisione, l’allevamento di questi animali non prevede nemmeno lontanamente alcun riferimento al benessere animale. Gli animali vengono infatti allevati in batteria, chiusi in piccole gabbie spesso sovraffollate, senza alcuna possibilità di movimento e senza alcun riparo dalle intemperie”. Secondo la Lndc, quindi, è fondamentale che il mondo dello sport “faccia sentire la propria voce – sottolinea la Lega – esprimendo la propria indignazione e puntando i riflettori mondiali su questa barbarie, chiedendo alla Corea di fare un salto di civiltà e mettere al bando il commercio di carne di cani e gatti”.

Da diversi anni la Lndc promuove la scelta vegana e vegetariana come forma di rispetto verso tutte le creature viventi. “Le immagini degli allevamenti intensivi, di qualsiasi specie animale, e dei mattatoi sono raccapriccianti – dice Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection – e dovrebbero far riflettere tutti su quanta sofferenza mettiamo ogni giorno nei nostri piatti. Tuttavia è innegabile che quando queste pratiche riguardano cani e gatti, da secoli compagni fedeli dell’uomo, l’indignazione è se possibile ancora maggiore”.

Conclude quindi Rosati: “Mi auguro che questa sacrosanta indignazione porti anche a riflettere sulla ingiusta sofferenza causata a mucche, maiali e tutti gli altri animali che ogni giorno muoiono per mano umana da quest’altra parte del mondo. Tutti gli animali, indipendentemente dalla specie di appartenenza, amano, sentono e soffrono allo stesso modo. Non c’è tanta differenza tra un maiale e un cane. L’alternativa c’è, l’alternativa è possibile. Go vegan”. Così conclude la nota dell’organizzazione.

PER FIRMARE LA PETIZIONE: https://www.legadelcane.org/petitions/corea-del-sud-stop-al-consumo-carne-cani-gatti/
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