PigsDopo 10 anni di divieto, la Bulgaria è di nuovo in grado di esportare suini vivi per il mercato europeo e chiede modifiche della legislazione.
L’annuncio è dell’ufficio stampa dell’Agenzia bulgara per i prodotti alimentari, che riferisce della conseguente decisione della Commissione europea riguardante le misure di controllo sanitario degli animali relativa alla peste suina africana in alcuni Stati membri d’Europa.

Sulla base del monitoraggio condotto sulla malattia nel periodo 2009- 2015, l’Agenzia bulgara per la sicurezza alimentare ha avviato un progetto per modificare la legislazione europea sulla peste suina, che – riferisce l’Agenzia- è all’ordine del giorno del Comitato permanente per le piante, gli animali, alimenti e i mangimi a Bruxelles. Il Comitato avvia oggi un primo scambio di vedute per decidere se il Comitato debba supportare l’ipotesi di una revisione delle misure di controllo negli Stati Membri.

I risultati della sorveglianza messa in atto dal  2009 al 2015 hanno reso trasparenti le attività delle autorità veterinarie bulgare e dimostrato categoricamente l’assenza di circolazione del virus di peste suina in Bulgaria (l’ultimo caso nei suini è del 2008 e in quelli selvatici è del 2009). In ciascun anno circa 100.000 aziende sono stati ispezionate dai veterinari ufficiali e sono stati monitorati tra i  5000 e i 6000 cinghiali. Le autorità veterinarie della Bulgaria hanno evidenziato un approccio sistematico ed efficace nella lotta contro le malattie trasmissibili nei suini, secondo una metodologia che è poi stata utilizzata successivamente da Romania e Serbia.

Per far cadere il divieto di esportazione di suini vivi nel mercato comunitario, la Bulgaria ha introdotto una nuova strategia per la lotta contro la peste suina (una malattia significativa per il business e l’economia dei suini a causa della diffusione rapida e l’alta morbilità e mortalità), tra cui la nuova categorizzazione delle aziende sulla base della disposizione misure di biosicurezza e supervisione attiva dello stato di salute dei suini, documentati e registrati da veterinari ufficiali con check listi di controllo appositamente creata per questo scopo. Anche il sistema elettronico di informazione di registrazione delle aziende e di identificazione dei suini è stato ulteriormente aggiornato.

Grazie alla nuova categorizzazione e alla supervisione attiva prevista dalla nuova strategia, la Bulgaria ha potuto fornire garanzie tali da presentarsi alla Comissione Europea e agli Stati membri con un controllo forte e affidabile sullo stato di salute delle popolazioni suini domestici. (fonte)

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