A Pescara presentato il “Progetto Serena Onlus” che punta all’addestramento dei cani allerta diabete che percepiscono l’arrivo di una crisi ipoglicemica.

Una importante iniziativa realizzata dal Comune di Pescara con il sostegno del Rotary Club di Pescara Ovest e la onlus che ha promosso il progetto. Ad illustrare questa particolare tipologia di prevenzion , che potrà diventare operativa su alcuni casi particolari, sono stati alla presenza del vice sindaco Antonio Blasioli e dell’ assessore Paola Marchegiani il presidente del Rotary Marco Pierotti, responsabile del progetto Roberto Zampieri e Stefano Tumini,  responsabile medico del servizio regionale di diabetologia pediatrica presso la clinica pediatrica dell’Università di Chieti.

Pierotti e Tumini hanno spiegato che “I cani d’allerta diabetica sono in grado di percepire le alterazioni acute della glicemia e dare l’allarme prima di una possibile crisi, grazie a un particolare allenamento olfattivo: attraverso dei tamponi imbevuti di saliva, il cane impara a riconoscere il fattore x una molecola che si altera in caso di variazioni glicemiche. Se c’è un pericolo imminente scatta l’allerta. È un addestramento che può adattarsi alle diverse necessità delle persone: un aiuto particolarmente prezioso per famiglie e bambini. Il cane addestrato è  in grado di avvertire i genitori dei bambini con crisi ipoglicemiche, in loro assenza o durante la notte, scongiurando il pericolo più temuto: quello di un coma diabetico. Può portare bevande zuccherate e kit salvavita, azionare speciali allarmi se a trovarsi in difficoltà è una persona che vive da sola, o anche condurre a casa il padrone in caso di disorientamento o disturbi della vista e della percezione. Il protocollo di lavoro può essere utilizzato sia con cuccioli appositamente selezionati e preparati, sia con cani già di famiglia, entro i 18 mesi d’età. Non c’è una razza prediletta, la selezione è centrata sul carattere e sull’indole del cane. Prima dell’addestramento vengono attentamente valutate sia le caratteristiche dell’animale che lo stato di salute del paziente. Nulla è lasciato al caso”.

Cos’è Progetto Serena

Progetto Serena nasce nel  2013 come sperimentazione, mettendo in atto una metodologia cognitivo/relazionale pensata, testata ed applicata del tutto innovativa, nell’allerta diabetica. Inizialmente si è operato su cani di persone non diabetiche, al momento della messa in pratica si sarebbe dovuto operare con tutte le sicurezze necessarie al binomio che si sarebbe formato in futuro (cane-diabetico). Così nacque il Protocollo cani allerta nel diabete del nostro responsabile cinofilo Roberto Zampieri, che è ad uso esclusivo di Progetto Serena Onlus. A fine maggio 2014 cominciò la ricerca del primo vero cane (adozione da canile) da preparare per una paziente diabetica tipo 1 insulinodipendente. Dopo una prima parte di percorso dedicata esclusivamente all’educazione e alla costruzione della relazione cane-umano, nel mese di settembre si dà inizio al lavoro vero e proprio volto all’allerta delle variazioni glicemiche (ipo e per glicemie). A dicembre 2014 vengono mostrati i primi risultati alle Associazioni per Diabetici di Verona le quali, entusiaste, decidono di patrocinare il Progetto.

Nello stesso periodo iniziano la preparazione altri due cani con relativi proprietari diabetici e con il ripetersi dei risultati, verso metà giugno 2015 il Progetto viene presentato al pubblico e prende vita l’Associazione Progetto Serena Onlus.

Progetto Serena Onlus svolge la propria attività a livello semi volontaristico, cercando di mantenere i costi a un livello veramente minimo ed arrivano le prime richieste di partnership, la più importante quella con  MDDI ( Medical Detection Dog Italia ) di Aldo La Spina il quale apprezza del percorso la salvaguardia del benessere dell’animale, oltre ovviamente che dell’essere umano, in quanto nel percorso viene eliminato ogni tipo di “ addestramento “ ma si opera solo ed esclusivamente sulla relazione ed il riconoscimento.

L’oggi vede la nostra Associazione impegnata in tutte le regioni d’Italia con richieste che per il momento non possono trovare riscontro, per questo l’obiettivo che Progetto Serena Onlus si prefigge è quello di riuscire a trovare collaboratori che possano soddisfare queste persone  che convivono con questa malattia cronica e perciò dar loro la possibilità di condividere la propria difficoltà con un cane allerta, senza che il diabetico sia costretto a sostenere i costi proibitivi che, in questo momento, le pochissime realtà presenti al mondo impongono, perciò crediamo di essere sulla giusta strada affinché si possa dire che un protocollo italiano è capace di offrire, ad ogni diabetico amante dei cani, un amico in grado di prendersi cura di lui in cambio di affetto.

Quali sono gli impegni e quali le caratteristiche del Progetto:

Progetto Serena si basa sulla relazione, per questo la parte del leone la deve fare il proprietario del cane, l’intero percorso si baserà su impegno pazienza e, cosa non da poco, avere fiducia sempre nel proprio cane. Al binomio cane-diabetico, verrà affiancato l’istruttore, che sarà presente in veste di guida.

La figura dell’istruttore è di fondamentale importanza durante tutto il cammino del binomio in preparazione, il saper valutare la corretta esecuzione degli esercizi, fare formazione per quanto riguarda l’importantissima “lettura” del cane che porterà tutto il lavoro a non diventare mai una sofferenza oppure stress che possono diventare causa di difficoltà o peggio rifiuto. Chi vigila deve quindi essere capace di creare dinamiche corrette, contenenti momenti giocosi e gioiosi che portino il cane ad apprezzare il cammino proposto, ma anche in grado di correggere eventuali errori senza mandare in sofferenza la coppia. Annusare il campione, all’inizio, può risultare non appagante per il cane e per questo intervenire nella giusta maniera è vitale: non bisogna mai insistere e obbligare il peloso, ma fargli capire che trovare quell’odore e segnalarcelo lo porterà a ricevere un premio. Per questo l’impegno totale della persona diabetica è fondamentale: avrà degli esercizi da svolgere e dovrà eseguirli come spiegato dall’istruttore, senza avere fretta di vedere risultati immediati ed eclatanti; forzare le cose sarebbe l’errore più grave in assoluto.

A differenza di altri, noi lasciamo che sia il cane a scegliere la modalità della segnalazione, senza costringerlo o costruendone uno standard. Tutto questo prende un nome “relazione”: io e te siamo una coppia, mi accorgo che qualcosa non va e per questo ti avviso che non stai bene.

La motivazione parte sempre dal sentimento che si crea tra umano e cane. Questo termine usato sempre quando si parla di coppie “umane “trova una sua realizzazione anche tra due esseri viventi “diversi

Il cane pensa: ti voglio bene, sento l’odore e perciò so che non stai bene, ti avviso in modo che tu possa stare meglio; se non mi senti e non ti correggi, chiedo aiuto; e se in casa non c’è nessuno, vado verso quell’aggeggio che se lo schiaccio fa rumore.

Cos’è il cane allerta ipo/iper? Cosa fa?

Attenzione, il cane allerta non è un medico o un infermiere, non è un glucometro, non fa l’insulina e perciò NON CURA il diabete; A chi serve?

Serve a tutti quei diabetici che cercano un valore aggiunto in un essere vivente al quale sono pronti a dare affetto incondizionato;

Serve a quei diabetici che sanno prendersi cura di un 4 zampe, consapevoli che per ricevere prima devono saper dare… perché l’affetto non si costruisce, ma viene dal profondo.

Occorre ricordarsi che un cane ha delle necessità (mangiare, andare a passeggio, giocare, ricevere coccole etc.) e che queste dovranno essere soddisfatte non per obbligo, ma per amore. Questo legame sarà la chiave che aprirà la porta a una parola magica e quasi mistica: “empatia”. Si creerà cioè un legame tra il cane e il suo umano che li porterà a leggere l’uno nella mente dell’altro. Serve a quelle famiglie che, con il tempo, impareranno a dare fiducia a quell’ammasso di peli che li aiuterà a vivere più serenamente.

Cosa fa il cane allerta?

Veglia sul diabetico e lo avvisa anche quando questi è inconsapevole che sta accadendo qualcosa.

Il cane offre sicuramente un aiuto psicologico sia ai giovani sia ai meno giovani ed Inoltre c’è il fattore positivo del doversi prendere cura di un essere che, a sua volta, si occupa di te;

La passeggiata spinge a fare movimento, la relazione fa sì che ci si senta appagati e, grazie a questo accudimento reciproco, il diabetico riesce a vivere meglio la propria situazione.

Grazie al cane, le poche ore di sonno che i genitori di bambini diabetici si concedono, possono aumentare e risultare più serene, in ogni caso, essere meno sofferte.

Tante altre sarebbero le cose da dire, ma credo che già queste prime possano offrire il quadro di positività che esiste in questo Progetto, un progetto che chiede molto, ma che dà tanto in cambio.

Principali risultati di Progetto Serena:

50 coppie diabetico/cane in preparazione in varie Regioni d’Italia

Vari episodi salvavita messi in atto dal cane preparato con la metodologia, documentati

Collaborazione con Polo Medico Universitario di Verona con il Professor Bonora che ha avviato una ricerca per portare il cane allerta nel diabete preparato con la metodologia di Progetto Serena ad un riconoscimento Sanitario Nazionale;

collaborazione con la Federico II di Napoli ed a settembre inizio preparazione di alcuni cani;

Collaborazione con il Primario di Neuropsichiatria infantile di Aversa per lo studio dei benefici a livello neuropsicologico;

patrocinio della Guardia di Finanza

Collaborazione con i Medical Detection Dog

RISULTATI OTTENUTI

Patrocini e collaborazioni

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

GUARDIA DI FINANZA CAMPANA

UNIVERSITA’ DI VERONA

REPARTO NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DI AVERSA

ASSOCIAZIONI DIABETICHE IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

PRIMA ASSOCIAZIONE ITALIANA CON 2 PROGETTI IN VIA DI DEFINIZIONE USA * WASHINGTON DC

CONFINDUSTRIA CHIETI PESCARA

RICERCA SCIENTIFICA  IN ATTESA DELL’APPROVAZIONE DEL COMITATO ETICO A ROMA REDATTA DALL’UNIVERSITA’ DI VERONA PER OTTENERE IL RICONOSCIMENTO UFFICIALE DEL CANE ALLERTA NEL DIABETE

Progetti

Progetto serena si occupa di diabete da sempre affiancato da AGD VERONA

Ad oggi i partecipanti al progetto sono 71 con una percentuale di partecipanti sotto i 15 anni del 70% con, purtroppo, una lunga lista di attesa.

Corsi avviati per la preparazione di istruttori a

Verona

Macerata

Catania

Pordenone

Nel 2018 gia’ in programma

Napoli

Monza

Cagliari

Gli istruttori ora sono circa 30 e contiamo di arrivare almeno a 60/70 entro estate 2018. Le richieste in lista di attesa  sono centinaia

Le giornate formative e di incontro tra istruttori e diabetici sono di importanza vitale ed in questo momento ci trovano a dover itinerare tra un luogo e l’altro senza una reale identita’.

Ci occupiamo di persone in difficolta’ e percio’ dobbiamo offrire loro il Massimo conforto possibile .

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