Perché i camaleonti cambiano colore? Non per mimetizzarsi, perlomeno non apposta! Ebbene sì. Il cambio di colore è dovuto principalmente a un loro stato emotivo. Vediamo perché.

I camaleonti sono rettili che vivono soprattutto in Africa e in Medio Oriente. Una volta si pensava che il cambio fosse dovuto a particolari cellule della pelle (cromatofori), ma si è scoperto che servono solo a determinare la brillantezza del colore. Alla base del cambio colore, invece, è l’interferenza, ovvero un fenomeno fisico per cui due onde luminose si sovrappongono o si cancellano creando dei “picchi” (dettagli su Italia Unita Per La Scienza). Lo strato sottocutaneo del camaleonte è formata da due strati che sfruttano questo complicato meccanismo: il primo determina il colore mentre quello più profondo regola la temperatura diminuendo la radiazione infrarossa assorbita che riscalda il rettile.

Come cambia quindi il colore? Quando il camaleonte è rilassato i particolari “cristalli di guanina” che sono presenti nello strato che determina il colore sono a breve distanza tra loro, il che favorisce la riflessione della luce blu: data la pigmentazione naturale gialla del rettile il risultato è il verde che tutti conosciamo.

Se invece il camaleonte si trova in stato di eccitazione, per uno scontro o un accoppiamento, i cristalli si distanziano e cambiano la luce riflessa, facendo percepire ai nostri occhi il colore giallo-arancione. Ecco quindi che il cambio di colore non serve a mimetizzarsi, ma dipende dallo stato emotivo del camaleonte.

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