TORINO – Gatti torturati, galline uccise nelle vasche da bagno. Riti sanguinosi di magia nera. Non succede in un posto distante da noi, in un’ epoca lontana. Accade nella città in cui abitiamo, a Torino, nel 2018. A denunciare questi riti barbarici è Lorenzo Croce, presidente dell’Aidaa (Associazione Italia Difesa Animali e Ambiente).

I SACRIFICI – I cerimoniali di magia nera vengono svolti dalle “mammane”, donne di una certa età di nazionalità nigeriana che controllano il giro di prostituzione tra Torino-Novara e Milano, a Porta Palazzo. «Vengono compiuti per soggiogare le ragazze più giovani, in modo da obbligarle a prostituirsi» spiegano dall’Aidaa. Il caso è arrivato in Procura a Torino. L’Aidaa denuncia tutto: le vie in cui vengono svolti i riti Voodoo (via Priocca, via Milano), gli appartamenti dell’orrore, i nomi delle persone responsabili di questi crimini. Una denuncia che rivela un lato nascosto di Torino e di Porta Palazzo, dove ogni giorno vengono eseguiti riti oscuri e tribali. A farne le spese sono gli animali, principalmente gatti e galline. Il motivo? Per i nigeriani il gatto è considerato un animale magico e ucciderlo desta impressione, soprattutto nelle figure più giovani. I particolari sono inquietanti e raccapriccianti: le galline, con un cordino colorato al collo, vengono sgozzate vive all’interno di vasche da bagno, il sangue viene raccolto e utilizzato dalle mammane per sottomettere mentalmente le giovani ragazze. Ai gatti viene praticato un taglio sulla giugulare e vengono lasciati dissanguare. Barbarie orripilanti. «Vogliamo che si interrompano subito questi riti che vedono gli animali sacrificati»

IL GIRO DI PROSTITUZIONE – Perché gli animali vengono torturati? In realtà il rito in sé è solo uno dei passaggi di un giro di sfruttamento molto ampio. Quando le giovani ragazze arrivano a Torino, vengono fatte alloggiare in questi alloggi di Porta Palazzo, nelle case controllate dalle mammane. Sono loro a decidere il futuro delle nuove arrivate, che molto spesso vengono mandate a prostituirsi nella zona di Novara nel milanese. I pendolari ormai le conoscono: prendono il treno a Torino e scendono a Rho o alle fermate prima. Un via vai continuo, che avviene ogni giorno quando cala la sera. Le mammane, che di fatto sono ex prostitute diventate punti di connessione tra le ragazze e gli sfruttatori, le condizionano. Le violenze sono prima di tutto psicologiche, poi diventano fisiche se le prostitute non vogliono piegarsi al volere di chi le sfrutta. Il problema è ampio, non riguarda solo Torino ma vede in Porta Palazzo uno dei punti cardine di questo film horror. La palla passa ora alle Procure di Torino e Pavia, che si occuperanno del caso. Quel che è certo è che a due passi dal mercato storico della città, dove migliaia di torinesi ogni giorno fanno la spesa, ogni giorno vengono torturati e uccisi animali innocenti. Inaccettabile. 

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