Il momento della fine dell’anno e dei festeggiamenti è un momento di festa per molti, ma anche di stress eccessivo per altri. Tra questi possono esserci gli anziani, ma anche e soprattutto per chi non è in grado di comprendere a pieno il fenomeno, cioè i cani. Il Comune di Trieste in questo senso si è mosso e il sindaco Dipiazza e l’assessore Michele Lobianco, con la delega agli affari zoofili, qualche giorno fa avevano spiegato in un video Facebook che anche quest’anno è stata emessa l’ordinanza di divieto di sparo di petardi, mortaretti e altri artifici pirotecnici nel periodo che va dalle 16 del 30 dicembre alle 23.30 del 31 dicembre 2016 e dall’una alle 24 del 1 gennaio 2017. «Ma per l’anno prossimo abbiamo deciso di essere ancora più restringenti – ha spiegato l’assessore Lobianco – e di bandire definitivamente i “botti” tutto l’anno e sarà possibile utilizzare solo i fuochi d’artificio nel momento della mezzanotte per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo».

LobiancoOvviamente per quanto la Giunta Dipiazza (ricca di cinofili) abbia dimostrato sensibilità verso gli amici a 4 zampe, ma anche gli animali in genere (infatti è una new entry la delega alla “zoofilia” voluta da Michele Lobianco), i proprietari dei cani dovranno mettere in atto di piccoli accorgimenti per rendere meno traumatica quell’ora circa di “esplosioni”. 

«Per prima cosa è meglio ricordare a chi ha dei cani con problemi cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori è meglio che si rivolga in anticipo al proprio veterinario di fiducia – spiega Emanuele Esposito dell’associazione U.Ci.O Unità cinofile onlus -. Per gli altri invece i consigli sono sempre gli stessi, ma visto che nella nostra città ci sono circa 20 mila cani, è sempre meglio ripetersi: per prima cosa sarebbe opportuno evitare che i cani siano lasciati in giardino o in balcone, per scongiurare fughe e successivi investimenti o addirittura che in preda all’agitazione possano saltare di sotto; anche tenerli legati non è consigliabile perchè potrebbero crearsi delle lesioni da “strappo” durante il momento di massima agitazione. Quindi è meglio che stiano in casa, con le finestre e infissi, tapparelle, ecc, chiuse così da schermare ancora di più i rumori. Non portare i cani in luoghi aperti come per esempio in piazza Unità dove lo stress a cui sarebbero sottoposti tra fuochi d’artificio, persone e musica sarebbe dannosissimo».

«Quindi meglio lasciarli in casa – ribadisce Esposito -: se i proprietari vogliono uscire di casa possono pensare ancora a dei palliativi come la televisione o la radio accesa così da interferire con quelli che potranno essere i boati delle esplosioni; magari si può lasciare anche una luce accesa così da dare al cane la perfetta consapevolezza del luogo in cui si trova. Se invece i proprietari sono in casa e il cane è spaventato non bisogna assolutamente enfatizzare il momento dando eccessive attenzioni o cercando di calmarlo (per esempio abbracciandolo e dando quindi un senso di costrizione che potrebbe addirittura scaturire in aggressività): il cane tenderà a trovarsi un “riparo” che ritiene sicuro e lì bisogna lasciarlo per il tempo necessario ad autocalmarsi».

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