lunedì, 12 dicembre 2016

Cane affetto da Alabama rot (foto dal web)Cane affetto da Alabama rot (foto dal web)

Cane affetto da Alabama rot (foto dal web)

Non accenna a diminuire nel Regno Unito l’epidemia di Alabama rot, la malattia che colpisce alcune razze di cani e che consiste in un verme che mangia la carne, provocando lesioni e ulcere cutanee sugli animali. Tre nuovi casi sono stati segnalati in due contee dove non ve ne erano stati fino a ora: Cumbria e Devon. Dall’inizio del 2012, da quando questa epidemia è scoppiata, sono 81 i cani che sono morti a causa del male che praticamente non ha alcuna soluzione.

I veterinari stanno sollecitando i proprietari di cani a prendere ulteriori precauzioni anche se lo specialista David Walker si è visto costretto ad ammettere: “La causa dell’Alabama Rot, clinicamente conosciuta come idiopatica cutanea e renale glomerulare vasculopatia (CRGV), è ancora sconosciuta e purtroppo non vi è alcun modo per evitare che un cane contragga la malattia”. Poi però ha ricordato: “Mentre non vi è attualmente alcun modo conosciuto per evitare che un cane contragga la malattia, vi è una guida molto utile, disponibile on-line, per aiutare le persone a capire dove nel Regno Unito sono stati segnalati e confermati casi e consigli su come individuare i sintomi”.

“Solo i test su un rene del cane sospettato di essere affetta da malattia darà il 100 per cento la conferma della malattia”, ha concluso David Walker. Il primo caso di Alabama rot venne isolato nel 1980, ma soltanto dal 2012 si è avuta una vera e propria epidemia, che nel 2016 ha mietuto 17 vittime. La ‘buona notizia’, stando a sentire il dottor Huw Stacey, direttore dei servizi clinici a Vets4Pets, è che “a differenza della Alabama Rot che ha colpito levrieri in America, la malattia nel Regno Unito non sembra colpire qualsiasi razza, età, sesso o peso del cane”. I primi sintomi per capire se un cane è affetto da Alabama rot sono determinati da piaghe sulla pelle simili a ulcere, che se presi in tempo, isolando l’animale e mettendo in campo tutte le precauzioni necessarie, possono essere curate. L’invito ai proprietari dei cani è quello di rivolgersi ai loro veterinari per tutte le informazioni necessarie.

GM

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