Da Trieste alla Sicilia, da Bologna a Pescara, da Ancona a Reggio Calabria, passando per Chieti*, Torino, Modena, Pescara, Roma, Sassari, Cortina, Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto ecc., sono oramai oltre il migliaio i sindaci che hanno raccolto l’appello lanciato dalle associazioni animaliste contro i “botti” di Capodanno. In realtà, quella dei botti e petardi, è una “contraddizione” tutta nostrana poiché, da un lato ne se proibisce giustamente l’utilizzo, dall’altro se ne consente la vendita. La stessa cosa accade per i collari elettrici per cani. Riusciremo mai a essere coerenti?

I botti e i petardi, ha spiegato l’Enpa, sono estremamente pericolosi per l’incolumità delle persone – come peraltro raccontano i consueti “bollettini di guerra” del primo dell’anno – e degli animali, selvatici e d’affezione, soggetti a stress e a veri attacchi di panico che ne possono provocare la morte o la fuga con tragiche conseguenze.

Gli uccelli selvatici in particolare, ne sono terrorizzati e possono trovare la morte in una fuga inconsulta che li porta a sbattere contro muri e i cavi dell’alta tensione e qualunque altro ostacolo; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo e a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia. A ciò va aggiunto anche lo stress indotto dai botti, anch’esso causa di morte frequente.

“Nei gatti e nei cani un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico con il risultato di gravi danni per loro e pericolo per la circolazione; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15mila hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60mila hertz mentre il gatto fino a 70mila hertz. Negli animali degli allevamenti, come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da spavento”. “Ricordiamo alle Autorità preposte” ricorda l’associazione “che anche il Codice penale, all’articolo 703, ammonisce chiunque senza licenza dell’Autorità “in luogo abitato (…) spara con armi da fuoco, accende fuochi d’artificio o lancia razzi. Chiediamo alle Forze dell’Ordine di intensificare i controlli facendo almeno rispettare le Leggi in tema di uso e detenzione. Per le famiglie che hanno un animale domestico piccoli, ma utili accorgimenti. Nei giorni cruciali delle feste tenete temporaneamente chiusi in un luogo comodo e rassicurante gli animali. In casa, il volume dello stereo o della tv un po’ alto è più familiare agli animali e soffoca altri rumori esterni. Uscite con il vostro cane sempre al guinzaglio, mantenete per primi un atteggiamento sereno, ignorando le manifestazioni di paura dell’animale per non rafforzarne il comportamento”«Desideriamo esprimere la nostra più viva gratitudine agli amministratori locali che, con atti e provvedimenti concreti, hanno dimostrato grande sensibilità su un tema difficile come quello dei fuochi d’artificio, contro il cui utilizzo – spiega l’associazione – lottiamo da sempre..

Naturalmente, il risultato raggiunto quest’anno (e ogni anno si migliora sempre), con il vero e proprio boom di ordinanze “salvanimali”, rappresenta un traguardo importante, ma – secondo l’Enpa – si può e si deve fare di più: il nostro obiettivo è quello di liberare il nostro Paese da questa abitudine tanto inutile quanto dannosa. Anche per questo chiediamo, ai primi cittadini che ancora non avessero preso provvedimenti al riguardo, di seguire l’esempio dei loro colleghi più virtuosi e di dire basta una volta per tutte con i “botti”, assicurando un Capodanno il più possibile sereno e gioioso anche a uccelli, cani, gatti & Co. In particolare chiediamo ai Sindaci, anziché reiterare ogni anno l’Ordinanza che ne vieta l’utilizzo, di aggiungere un apposito articolo al Regolamento comunale sul benessere degli animali con pesanti senzioni. L’esempio è quello del recentissimo provvedimento del comune di Chieti che ha ottenuto due importanti riconoscimenti nazionali da parte dell’ANCI e della Federazione Italiana Cinofili (nel dettaglio a seguire l’articolo dalla cronaca locale).

All’assordante frastuono e alla pericolosità nel maneggiarli, i fuochi producono anche una notevole quantità di fumi tossici e nocivi che peggioreranno ulteriormente la già pessima qualità dell’aria, sommandosi al già gravissimo inquinamento che stiamo subendo in questi giorni e del quale siamo tutti vittime. Un motivo in più dunque per vietarli.

Per quanto riguarda il divieto del frastuono provocato dai fuochi d’artificio vi è già una soluzione praticabile che accontenta tutti. Ricordiamo che, qualora le condizioni dell’aria lo consentissero, è comunque possibile eseguire spettacoli pirotecnici senza il “botto” com’è stato fatto Conegliano e la notte di Ferragosto del 2015 alla Darsena di Milano. Nella foto: http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/08/16/foto/milano_lo_spettacolo_dei_fuochi_d_artificio_alla_darsena_nella_notte_di_ferragosto-121054242/1/#1  Attorno alla mezzanotte la grane festa di Ferragosto 2015 ha avuto il suo clou alla Darsena con un grandioso spettacolo di fuochi d’artificio. Colori e luci dello spettacolo “’Energy for life” hanno animato il porto di Milano e incantato almeno 15mila persone di spettatori. E per una volta non hanno terrorizzato cani, gatti e altri animali perché i fuochi erano silenziosi, senza botti

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Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, con l’approssimarsi delle festività natalizie, con una nota ricorda che, su tutto il territorio comunale, vige il Regolamento per il divieto di utilizzo di petardi e botti di ogni genere, approvato dal Consiglio Comunale il 18 dicembre del 2013 su iniziativa del Consigliere Comunale, Marco Di Paolo. “Al fine di tutelare la sicurezza urbana, in particolare dei più piccoli e degli animali domestici – ha affermato il Sindaco – ricordo che sul territorio del Comune di Chieti vige il divieto di utilizzare botti e petardi in virtù del regolamento comunale approvato grazie all’iniziativa del Consigliere Comunale Marco Di Paolo. Il regolamento disciplina in modo stringente l’uso di materiale esplodente, lasciando la possibilità di usare solo fuochi d’artificio professionali purché figurativi”. “Grazie a tale Regolamento – ha aggiunto il Consigliere Comunale Marco Di Paolo – che pone la nostra città tra le prime ad aver disciplinato definitivamente la materia senza dover ricorrere a ordinanze con limiti temporali, Chieti ha ottenuto due importanti riconoscimenti nazionali da parte dell’ANCI e della Federazione Italiana Cinofili.

Con l’adozione del Regolamento per il divieto di botti e petardi si è compiuto un gesto di grande cultura, lanciando un segnale soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, nonché di rispetto verso il prossimo, in particolare di anziani e bambini molto piccoli. È, inoltre, scientificamente provato l’effetto pericoloso di botti e petardi sulla salute dei nostri amici a quattro zampe tanto che l’iniziativa è stata seguita anche da molti altri Comuni”.

Sul territorio comunale è fatto divieto di esplodere botti di qualsiasi tipo (ad eccezione dei fuochi pirotecnici figurativi che si avvalgono di una tecnologia che evita il rumore) in tutti i luoghi pubblici e privati in cui si svolgono manifestazioni; all’interno di asili, scuole, ospedali, case di cura, uffici pubblici e ricoveri di animali, nonché nelle loro immediate vicinanze e comunque entro un raggio di 200 metri; in tutte le vie e aree pubbliche dove transitano o siano presenti persone e animali. La vendita presso gli esercizi commerciali abilitati è consentita esclusivamente nel rigoroso rispetto della legge mentre è vietato il commercio in forma itinerante di qualsiasi artificio o giocattolo pirotecnico. Le violazioni saranno punite con una sanzione da 150,00 a 3.000,00 euro.

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