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Il logo di “Gatto Felice”

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Arenzano – Circa 350 gatti liberi, 180 sterilizzati dai privati, e 40 gatte in attesa di essere sterilizzate possibilmente prima della prossima stagione degli amori, a gennaio: sono questi i dati emersi dall’ultimo censimento felino di Arenzano, realizzato da alcuni cittadini che si sono uniti per cercare di fare il punto della situazione sulle colonie feline del territorio.

E proprio dall’esigenza di organizzarsi è nata “Gatto Felice”, associazione di volontariato onlus guidata dall’insegnante Paola Laderchi: «Negli anni scorsi il mio compagno ed io abbiamo raccolto dal territorio una colonia felina composta da sei gatti, e abbiamo scoperto la presenza di molte colonie di gatti liberi, spesso non curati né sterilizzati, e ci siamo occupati della situazione in via Cantarena – spiega la presidentessa dell’associazione, che prima di arrivare ad Arenzano aveva fondato l’Ufficio dei Diritti degli Animali in provincia di Milano -. Poi ho allargato la ricerca e ho scoperto numerose altre colonie di gatti liberi, contattando una ad una le persone che se ne occupano, in modo da compilare un censimento felino».

Era seguita una petizione che chiedeva al Comune di attivare una campagna di sterilizzazione, ma per quest’anno l’amministrazione non ha presentato in tempo la domanda alla Regione Liguria per avere i contributi necessari.

Poi è nata l’associazione, che si è resa formalmente disponibile alla cattura dei gatti liberi, al loro trasporto dal veterinario, al ritiro, alla loro degenza post-operatoria e al loro reinserimento sul territorio: «Il Comune ci ha risposto e ci sono stati numerosi contatti, abbiamo trovato interlocutori disponibili, speriamo che le cose vadano avanti».

Nel solo mese di ottobre, l’associazione ha tolto dal territorio 9 gatti in difficoltà e li ha dati in adozione (processo monitorato regolarmente dai volontari).

«Ho deciso di costituire un’adozione per dare voce alle gattare del paese – continua Laderchi – persone di buon cuore che svolgono un lavoro silenzioso e faticoso. Teniamo molto alla sterilizzazione delle gatte, utile per fermare il randagismo, situazioni incontrollate e degrado urbano, che spesso porta al malcontento dei cittadini. Negli anni ci sono anche stati casi di avvelenamento».

Si inizia così, a piccoli passi, idea dopo idea, in vista di un sogno forse non così impossibile: «Il massimo sarebbe avere un’oasi felina, o gattile, sul territorio. I volontari di “Gatto Felice” se ne occuperebbero volentieri: risolveremmo il problema di dove ospitare i gatti sterilizzati in convalescenza, questione che persiste tutt’ora, si toglierebbe la gran parte dei gatti dalla strada, e perché no potrebbe anche diventare un punto di socializzazione per i volontari che vogliono prendersi cura di questi bellissimi felini». Chi fosse interessato a contattare l’associazione, può cercarla su Facebook.

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