La conferenza show di De Laurentiis a Dimaro non è servita a trattenere Higuain al Napoli. Il Pipita ha accettato l’offerta della Juventus e ha tradito sé stesso, per dirla come il presidente del Napoli che mercoledì parlava così: “Non lo so e non mi preoccupo, se i bianconeri ritorneranno alla carica: tanto non basterebbe comunque. Gonzalo si è professato curvista, ha ballato e cantato con i nostri tifosi, e poi passa alla principale avversaria del Napoli? Tradirebbe sé stesso, non me. Non ne ho mai parlato con lui, ma secondo me sono tutte illazioni. Sarebbe un controsenso, tutti sanno da sempre che Napoli e Juventus sono come cani e gatti. Higuain sarebbe il re dell’assurdità, se facesse una cosa simile”.

LE PAROLE DI DE LAURENTIIS

La Juve può tornare alla carica per Higuain?
“Lei confonde unilateralità e bilateralità. Anche se la Juventus dovesse tornare alla carica, serve il consenso di Higuain. Da un lato ti professi curvista, cantando la canzone del San Paolo, poi passi alla concorrente storica del Napoli? La partita delle partite è da sempre con la Juve. Io non ho mai parlato con Higuain, quindi sono tutte illazioni, mosse da scopi diversi. La vera proposta l’ho ricevuta un mese fa dal presidente dell’Atletico Madrid. Aveva offerto 60 milioni più 2/3 giocatori, ma ho risposto che non si può fare. Bisogna pagare la clausola”

Ritorno di Cavani se partisse Higuain?
“Io non credo. Ha dichiarato che non va d’accordo con me, non so per quale motivo. Forse perché l’ho venduto troppo bene e il Psg pretendeva di più da lui rispetto a quello che ha dato”. 

La partenza di Higuain sarebbe un tradimento?
“Sarebbe un tradimento a se stesso. Uno non va sotto una curva a intonare l’inno della città… Sarebbe un controsenso. Tutti sanno da sempre che Napoli e Juve sono un po’ come cane e gatto. Sarebbe il re dell’assurdità se facesse una cosa del genere”

Mercato e interesse per Donati?
“Stiamo lavorando su vari settori del campo e in tante direzioni. SIamo su di lui e su altri dieci. Ci serve un terzino destro, poi ci servono uno o due centrocampisti, poi bisogna vedere come sostituire in caso il signor Higuain. Quando verrà a Dimaro, vedremo. Io sono tranquillo. Il Napoli è stato secondo anche senza Higuain. Per fare un contratto ci vogliono dieci minuti. Il problema molto spesso è che io sono orgoglioso di essere partito dalla Serie C e faticato sui campi. Di strada ne abbiamo fatta, al di là degli scudetti non vinti. Per competere una società deve mirare a una sapiente gestione, vista la disparità dei fatturati. Io penso che continueremo a fare bene, perché ci piace fare calcio”. 

Che ci si fa con 94 milioni?
“Un vero imprenditore deve riuscire a fare senza Higuain. Reinvestire la clausola può essere pericoloso. Come mai questa cifra? Mi sono protetto. Anche Cavani aveva una clausola…”

La clausola di Higuain ha una scadenza?
“E’ un fatto nostro, sul quale posso anche non rispondere…”

Koulibaly, Gabbiadini
“Koulibaly ha tre anni di contratto. Chi vivrà, vedrà… Voglio molto bene a Gabbiadini, vorrei tanto che rimanesse…”

Ventura e Tavecchio
“Io Ventura l’ho avuto. Marino lo mandò via dopo solo 3 mesi e prendemmo Reja. Ho visto giocare il Torino molto spesso benissimo, altre volte malissimo. C’è però un modulo che è limitante, che abbiamo usato anche noi, che mi ha fatto perdere Verratti. E’ un modulo che pochi utilizzano in Europa. Se prendiamo le vincenti della Champions, nessuno gioca col 3-5-2. Tavecchio è un ‘ultra-centenario’ si rivolge a un ‘ultra-centenario’ come Ventura. Conte è il migliore a unire lo spogliatoio, ma col suo modulo farà fatica al Chelsea. Quando mi si parla di Ventura e Tavecchio mi sembra che non si sia svecchiato proprio nulla. Io la Nazionale la concepisco facendo giocare tutti i giovani, non tutti gli anziani per paura di sbagliare. Chi non ha gli attributi per sbagliare è perché gli fa comodo avere sempre la poltrona riscaldata e pronta. Così però non si innova, non si fanno uscire i ventenni. Io dico sempre che è tutto da rifondare. Il signor Tavecchio ottiene la moviola in via sperimentale. Siamo i primissimi, da applaudire. Però poi l’hanno blindata. Perché? Sarebbe divertente mettere le moviole a confronto. La gente si appassiona, ci crede, vede un discorso di lealtà. Io Tavecchio non lo capisco. E’ tutto un discorso di potere. In Italia ce li inventiamo i poteri e i ruoli. La Federazione secondo me non servirebbe in un mondo moderno. Sembra che loro siano quelli che devono onorare la festa, ma non si preoccupano di quello che succede intorno”

Higuain e le strategie del fratello
“Le strategie del fratello di Higuain non mi appartengono. Non sono un veggente. Certo è che esiste una clausola per la quale i giocatori sono punibili economicamente laddove vengono anche meno alla riservatezza. Certe informazioni non si potrebbero dare… Il Napoli sono tanti anni che compete a un certo livello. Dire che non è all’altezza, non è corretto. Altrimenti perché ci avrebbe mandato il fratello. Gli abbiamo risvegliato una certa vena realizzativa. Se uno ha altri scopi o segnali da mandare a terze persone per farsi fare delle offerte che magari non arrivano, questo lo sa soltanto il fratello di Higuain”

Hamsik e Insigne uomini immagine?
“Quando ho chiesto a Callejon di prolungare il contratto di 4 anni, ci ho messo pochissimo a farlo. Non è sempre così semplice, uno magari potrebbe voler tornare a casa. Il mondo dei calciatori è eterogeneo. Alcuni la pensano in un modo, altri hanno più senso di appartenenza”

Il calcio europeo
“La Champions e l’Europa League sono una stupidità, si può essere anche fortunati nei sorteggi e si vince. Se andassimo su una logica di riduzione dei campionati nazionali, on un campionato europeo per le cinque nazioni più importanti sarebbe una gran cosa”.

L’arrivo di Giaccherini
“Giaccherini lo sto seguendo dall’epoca in cui ho preso Gabbiadini. Mi era sempre piaciuto. Che sia arrivato oggi non fa differenza. Mi è sempre continuato a piacere. Agli Europei l’ho visto molto attaccato alla maglia e ho pensato che è un grande professionista. Il tandem tra esperienza e giovinezza e spirito d’avventura e saggezza insieme creano quell’x factor che fa la differenza”

Rosa più competitiva?
“Anche l’anno scorso avevo molti più titolari di quanti poi il tecnico ne ha fatti giocare. Poi dipende dallo stato di forma dei calciatori e del momento. Stiamo cercando di migliorare gli elementi specifici della rosa, ma non è così semplice. Non è facile prendere giocatori che devono giocarsi il posto da titolare”

Una promessa ai tifosi e prezzo degli abbonamenti
“Non abbiamo aumentato gli abbonamenti. Sono sette anni che non aumentiamo i prezzi. Da una parte si vogliono acquisti, dall’altra non si può toccare neinte. Per me lo stadio non è un business. Una promessa? Ci impegneremo al massimo per ottenere il massimo ottenibile. Vinca il migliore, ma sperando che il migliore sia io”

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