GROSSETO. Un mese fa i vigili del fuoco intervengono a Barbanella per soccorrere una donna che non risponde alle chiamate. Aprono a forza la porta di casa e scoprono una scena straziante: la donna è morta, e accanto al corpo ci sono un cagnolino morto e un’altra (femmina) viva, un dolcissimo husky rimasto impietrito a vegliare il cadavere della padrona.

L’animale finisce subito al canile e ci resta un mese. Fino a ieri, quando uno dei vigili intervenuti – evidentemente turbato e colpito da questa storia – va nel canile e adotta la cagnolina. Una storia drammatica ma con un finale “diverso”, colmo di umanità, che vede protagonisti una serie di attori. Non solo il vigile e la sua famiglia che hanno accolto l’animale/orfano a braccia aperte, ma anche e soprattutto l’associazione Maremma Randagia che subito si è mossa perché trovasse un’altra famiglia.

La storia risale alla notte di Natale, vittima una 65enne che abita in via Cesare Cantù. La donna ha problemi di salute ma sceglie di restare a casa coi suoi due cani anziché lasciarli soli per farsi portare al Pronto soccorso. La signora purtroppo muore. Quando i vigili aprono la porta scoprono il corpo senza vita, e accanto due cani. Il più piccolo, malato e anziano, non ha retto e viene trovato morto anche lui. Rimasta sola e spaventata – ma viva – è l’altra cagnolina, Gaia. Ha 12 anni e occhi azzurri: veglia la padrona finché non arrivano i vigili del fuoco, il 118 e carabinieri. Gaia finisce al canile. Ma qui la sua vita si intreccia a quella di uno dei vigili del fuoco.

Racconta Fabiana, la moglie di lui. «Quando vedo mio marito tornare a casa quel giorno, mi parla subito dell’husky rimasto solo e mi fa: l’avrei preso subito….» «E allora facciamolo», rispondono moglie e figlia. «Stamani (ieri, ndr) lui e nostra figlia Aurora sono andati a prendere Gaia e l’hanno portata a casa: abitiamo a Barbaruta, siamo contenti. Si è già ambientata».

Per Federica Bellone, grande anima di Maremma Randagia che si è attivata in tutti i modi possibili, «questa storia dolorosa ha fatto scattare una gara di solidarietà per onorare la memoria di questa signora che teneva molto ai suoi due cani e che oggi sarebbe contenta nel sapere che almeno uno dei due ha trovato una

famiglia che gli vuol bene. Ringrazio Nicoletta Canuti della mia associazione; la Lega del Cane e l’assessora Simona Petrucci che ci hanno aiutate. Grazie a questa famiglia e a una volontaria del 118 che ci chiamò per segnalare questa canina sola e spaventata».

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