Aggressione in ambulatorio ai danni di un medico veterinario di Cerveteri. Calci e pugni dal proprietario per il decesso del suo cane di cui ruba la carcassa.
Lascia in cura uno dei suoi oltre cinquanta cani alla struttura veterinaria; alla notizia che l’animale- già arrivato in condizioni disperate- è morto, reagisce con violenza contro il veterinario. Il grave episodio è successo la scorsa settimana a Cerveteri (Roma) ed è ora affidato all’autorità giudiziaria.
L’aggressore- di una decina di anni più giovane del Veterinario curante- ha preso il professionista a pugni in faccia mordendo anche la mano che tentava di parare i colpi. Il Veterinario è riuscito a fermarlo e ha quindi invitato l’aggressore ad uscire dalla clinica diffidandolo dal ripresentarsi. Si attendevano i Carabinieri, mentre l’aggressore ha ripreso il pestaggio con nuova scarica di calci, uno «indirizzato allo schiacciamento della testa» dice il medico, «tanto che in quel momento ho pensato che volesse veramente ammazzarmi».
Ricoverato all’ospedale di Civitavecchia accompagnato dalle Fiamme gialle, il Veterinario ha formalizzato la querela al suo aggressore che si è ripresentato nella struttura veterinaria, riuscendo a raggiungere il congelatore per portare via la carcassa del suo cane, nonostante il personale della clinica avesse cercato di chiudere le porte d’accesso.
Al di là della sua vicenda personale, il Veterinario aggredito pone un problema di sicurezza, nel lasciare incontrollati individui come l’aggressore, che non risulterebbe estraneo ad altri episodi di violenza: «E’ una questione di civiltà- dice il Collega- Queste persone sono come pallottole vaganti che possono diventare protagonisti di tragedie annunciate. È un grosso problema sociale al quale bisogna sforzarsi di trovare soluzioni anche se non facili».
L’aggressore è risultato essere un agente della Guardia di Finanza, appuntato in servizio che gestisce un canile decine di cani. Si attendono gli accertamenti delle cause del decesso del cane. Due sottufficiali delle Fiamme Gialle di Civitavecchia hanno fatto visita al Veterinario in ospedale, esprimendogli le scuse e la solidarietà dell’arma. (fonte: civonline.it)
