Sono molte le persone che con la bella stagione decidono di trascorrere week end o vacanze in montagna in estate: che si tratti di veri e propri appassionati di trekking o di amanti della natura, quando si sale in quota è molto importante prestare attenzione a diverse situazioni.
Colline e cime più alte possono nascondere varie insidie e se non si è cauti è facile mettersi in pericolo.
Tra i vari rischi c’è quello di imbattersi in rettili velenosi e in questi casi è fondamentale non essere impreparati ma sapere cosa fare in caso di morso di vipera, e conoscere anche le strategie per evitare di essere attaccati.

Chi sono questi esseri striscianti?
Le vipere sono gli unici serpenti velenosi presenti nel nostro Paese e sono diffuse in tutte le regioni italiane tranne in Sardegna; solitamente vivono in collina e montagna, non raggiungono mai il metro di lunghezza e sono caratterizzate da un muso triangolare staccato dal collo, pupille verticali e un corpo massiccio.
Questi rettili prediligono i luoghi assolati e ricchi di vegetazione come le pietraie, le boscaglie e gli arbusti; solitamente con il caldo si nascondono e cercano riparo mentre sono più attive in mattinata e la sera, tuttavia in estate è importante stare sempre attenti per evitare un morso di vipera.


Norme per ridurre il pericolo
Per prima cosa gli escursionisti, quando vanno in montagna, dovrebbero adottare alcune semplici regole così da ridurre al minimo il pericolo di essere morsicati:

  • indossare scarponcini fino alla caviglia, calzettoni lunghi e spessi e pantaloni
  • mentre si cammina battere con un bastone per terra, soprattutto quando la visibilità è poca a causa dell’erba alta
  • non mettere le mani nei buchi, non spostare pietre e foglie
  • prima di sedersi su massi e pietraie batterle forte con un bastone
  • chiudere gli zaini e non lasciare a terra giacche e felpe.

Morfologia del morso
Il morso di vipera è facilmente distinguibile rispetto a quello di altri serpenti: sulla pelle resta il segno dell’arcata dentale del rettile con due fori causati dai canini.
Dopo l’attacco la zona colpita in un primo momento appare rossa e si avrà fuoriuscita di sangue, poi diventa bluastra, gonfia e dolente.
Nel caso il veleno iniettato sia tanto, la persona dopo circa mezz’ora diviene pallida, con una sudorazione eccessiva accompagnata da brividi, tachicardia e senso di vertigine; in situazioni più gravi si aggiungono vomito, diarrea e difficoltà a respirare.


Cosa fare se si viene attaccati
Il morso di vipera è velenoso, ma quasi mai letale se si è adulti o bambini di età superiore ai 6-8 anni; tuttavia la gravità dipende dalla quantità di veleno iniettato e dalla parte del corpo attaccata (è più pericoloso se si viene colpiti alla testa o al collo).
In ogni caso, se si è stati attaccati è necessario restare calmi, respirare e cercare di non muoversi; inoltre se il morso è alle braccia o alle gambe bisogna stringere e bloccare la zona colpita con una benda elastica per fermare la circolazione.
La persona va portata il prima possibile in un centro medico o ospedale dove verrà iniettato il siero antivipera.
È importante non somministrare il siero da soli, a meno che non si sia impossibilitati a raggiungere entro 3 ore un pronto soccorso (il siero non conservato adeguatamente causa shock allergici); la ferita poi non va disinfettata con alcool ma pulita sempre e solo con acqua e soprattutto non va incisa per risucchiare il veleno!

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