Come i gatti, anche gli ex lavoratori della marchigiana Gatto Cucine hanno dimostrato di avere – se non sette vite – almeno due. Di saper reagire con inventiva e flessibilità ai colpi assestati dalla crisi a un distretto un tempo florido – quello dei mobili di Camerano, dalle parti di Ancona – ma che in cinque anni ha visto il proprio valore ridursi a un quinto dei circa 500 milioni fatturati nei tempi d’oro. E proprio per i piccoli felini domestici (e per i loro proprietari) è pensata Mocaki , una cucina componibile che riserva una parte dello spazio ai movimenti dei gatti di casa, lanciata sul mercato da Mobitaly, la cooperativa fondata da alcuni ex dipendenti della Gatto dopo la chiusura dell’azienda nel 2014.

Dei 112 lavoratori rimasti senza impiego, 16 hanno deciso di investire 200 euro a testa per dare vita alla cooperativa, acquistando il capannone da un’altra azienda in crisi della zona, che stava dismettendo gli spazi produttivi , e i macchinari sul mercato dell’usato. «Un modo non soltanto per creare lavoro – spiega il presidente di Mobitaly, il 38enne Federico Frontalini –, ma anche per non disperdere le competenze accumulate in tanti anni all’interno dell’azienda».

Ed eccoli, a distanza di tre anni e un rifinaziamento di 80mila euro l’anno scorso, con 20 dipendenti e una piccola realtà che cresce rapidamente (il 2017 dovrebbe chiudersi a 1,5 milioni di fatturato, con una crescita del 40%), anche grazie a idee originali come quella di Mocaki (Modular Cat Kitchen). «L’idea ci è venuta in occasione di Eurocucina l’anno socrso – spiega ancora Frontalini –. Sapevamo che in una fiera come quella, qualsiasi progetto avessimo presentato sarebbe rimasto anonimo. Perciò serviva qualcosa di davvero innovativo». Qualcosa che mettesse insieme un settore maturo come quello dell’arredo con un settore effervescente come quello del “pet” (in Italia si stimano 8 milioni di proprietari di gatti). «Tutto in questo modello, dai materiali alle forme, è studiato per favorire l’utilizzo, da parte dei mici, degli spazi a loro riservati , e viceversa disincentivarne la presenza nelle parti usate dalle persone per cucinare», aggiunge il presidente di Mobitaly.

Mocaki sta riscuotendo grande interesse e gli ordini sono buoni, soprattutto, per adesso, a livello locale. Ma la cooperativa fa molto altro: «Crediamo molto in questo progetto, ma abbiamo molti altri progetti e idee a cui vogliamo dare forma», dice Frontalini. La cooperativa è attiva su tre fronti: opera come falegnameria per contro terzi, studi di architettura o altre aziende, realizzando progetti destinati soprattutto al contract; con il marchio Mobitaly progetta e produce armadi e cucine destinate al mercato locale; grazie a una rete di agenti in parte ereditata dalla credibilità della Gatto Cucine, esporta i suoi prodotti in Germania, Spagna, Portogallo, Francia e da qualche tempo anche in Russia e Usa.

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