Alle 5 della mattina un uomo è seduto fuori da un canile di Sacramento, negli Stati Uniti. Aspetta dalle 2,30 perché non vuole perdere il posto, non vuole perdere la possibilità di adottare un Chihuahua di cui si è innamorato. Già perché in questo rifugio da giorni si stanno creando code anche di 200 persone, tutte disposte a portarsi a casa un amico a quattrozampe.  

L’affollamento è iniziato da circa un mese, da quando l’agente immobiliare Kim Pacini-Hauch si è offerta di coprire tutte le spese di adozione del rifugio fino alla fine dell’anno. Lei l’aveva fatto nel 1984 quando proprio in quel canile aveva trovato Teddy: un cagnolino spaventato e diffidente che con il calore di una famiglia si era trasformato in un animale meraviglioso. Un’esperienza che ha segnato la donna e che ha voluto così ringraziare i volontari della struttura. 

«Non sapevo che ci fossero migliaia di animali in attesa di adozione – racconta la donna -. Allora ho deciso di “sponsorizzare” lo svuotamento del rifugio». Un impegno importante visto che di solito il costo da coprire per le adozioni va dagli 80 ai 100 dollari per un cane e 65 dollari per un gatto. 

Un’iniziativa che ha avuto un grande successo: da metà novembre sono già 900 gli animali che hanno trovato casa, contro le circa 400/500 adozioni al mese. Un tale successo che il rifugio ha fatto arrivare cani e gatti anche da altre strutture per soddisfare tutte le richieste.  

Non è però stato un “fuori tutto”. Gli adottanti sono stati comunque “sottoposti” alle solite e rigide procedure di controllo prima che gli animali venissero a loro affidati.  

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Un’iniziativa che ha avuto così successo da spingere persone come Elizabeth Laverty e Kevin Williamson, una coppia di pensionati, a “copiare” l’idea di Pacini-Hauch e hanno deciso di coprire le spese di adozione del rifugio Placer SPCA di Roseville, California. 

Pacini-Hauch si augura che l’iniziativa abbia ancora più successo e non la spaventa la spesa che dovrà sostenere stimata in 20mila dollari: «La mia più grande speranza è che questo semplice concetto abbia creato la consapevolezza che l’animale dei tuoi sogni lo puoi trovare tranquillamente in un rifugio» racconta Pacini-Hauch. 

Subito dopo aver lanciato il programma la donna ha pagato la sua prima tassa adottando Mindy, un Chihuahua che ha incontrato durante uno spot televisivo che stava realizzando per promuovere l’iniziativa. Mindy ha seri problemi alla pelle e una doppia ernia, ma è rimasta sulle ginocchia di Pacini-Hauch per tutta la durata dell’intervista: «L’ho tenuta per circa un’oretta e me ne sono innamorata». 

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