Sabato pomeriggio presso la Rotellistica Roseda di Merate si è tenuta un’interessante dimostrazione d’addestramento dei cani guida per non vedenti. 

L’evento, fortemente voluto dall’associazione sportiva, ha riscosso un notevole successo tra atleti, genitori e dirigenti della Rotellistica, e non solo. Decine infatti gli spettatori che -nonostante la bella giornata invitasse a ben altri svaghi- si sono immedesimati nella condizione delle persone non vedenti e sono stati invitati a riflettere sulle loro difficoltà quotidiane. Presenti alla manifestazione anche l’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore all’istruzione e politiche giovanili Silvia Sesana, Angelo Mauri, rappresentante del Governatore del Lions Club di Merate e Vimercate, Giulio Ravasi, dirigente della Federazione italiana Hockey e Pattinaggio e le delegazioni locali di Innerwheel, Soroptimist e Rotary.

Con questo invito la Rotellistica ha voluto dimostrare la vicinanza di intenti che esiste tra società sportive e associazioni umanitarie come quelle ospitate. Entrambe le realtà operano creando un tessuto di unità e cooperazione tra individui, aiutando lo sviluppo personale e facendosi attenti alle difficoltà degli altri. In particolare Mauro Premi, membro del Comitato Direttivo della Roseda, ha voluto auspicare una sempre più sentita collaborazione tra sport e volontariato sociale per raggiungere risultati ancor più significativi. L’assessore Silvia Sesana ha annunciato d’altra parte che il comune di Merate ha tutta l’intenzione di sostenere l’associazione nella sua formazione sportiva e umana, e che rivedrà in tempi brevi il contratto di comodato d’uso dell’impianto di via Matteotti per mettere a disposizione degli atleti l’intera palazzina.

Ai saluti ufficiali è seguita la dimostrazione pratica delle capacità di accompagnamento dei labrador preparati dal Servizio Cani Guida di Limbiate.

Il Servizio è la fondazione di addestramento più importante sul territorio nazionale. Ogni anno è in grado di consegnare 50 animali a ciascuna delle persone che ne hanno fatto richiesta ma, sebbene la cifra possa sembrare alta, le domande sono ancora più numerose e la lista d’attesa al momento ne conta 150. Detto più semplicemente, l’ultimo della lista godrà dei benefici del cane guida soltanto tra tre anni, e questo periodo di tempo può fare la differenza sulla qualità della vita della persona disabile.

Gli animali infatti sono addestrati in modo da accompagnare il futuro padrone ovunque voglia andare, e non semplicemente sostituendosi al bastone ma trasformando l’esperienza dell’esterno in qualcosa di completamente diverso. Se grazie al bastone la persona avverte gli ostacoli e riesce così ad aggirarli, con l’aiuto del cane questi in un certo senso “spariscono”, perché è l’animale stesso a condurre il padrone lungo un percorso completamente sicuro. Sembra cosa di poco conto, ma pensandoci bene è sufficiente per trasformare l’uscita per strada, che può rivelarsi un’esperienza difficoltosa e, soprattutto, pericolosa, in una situazione molto più accettabile. Come testimoniano gli addestratori, esistono casi di non vedenti “rinati” grazie all’affiancamento del cane guida, persone che prima di averlo come compagno non uscivano di casa per il disagio provocato dall’ambiente esterno. Il cane poi favorisce il benessere psicologico della persona disabile che è costretta, nel bene e nel male, ad occuparsi di un altro essere vivente -oltre che a se stesso-, per non parlare dell’incalcolabile valore dell’affetto dato e ricevuto. Infine va considerato l’importante elemento della capacità di socializzazione che il cane produce sul proprio padrone. Il proprietario di un cane, infatti, ha molte più possibilità di stringere relazioni umane, perché spesso l’animale diventa lo spunto per iniziare una conversazione o l’occasione per uscire di casa e andare al parco, dove le possibilità di incontro si moltiplicano. Dunque i benefici di possedere un cane guida sono numerosi, anche se in qualche raro caso l’affiancamento non funziona -perché i cani non sono macchine- e non si crea il fondamentale legame della fiducia reciproca. Detto ciò, la maggior parte dei non vedenti è entusiasta della propria guida a quattro zampe e non potrebbe più farne a meno; per questo il lavoro degli addestratori è tanto importante e delicato.
Il Servizio Cani Guida nasce nel 1959 per volontà dell’ingegnere Maurizio Galimberti. Diventato cieco per un incidente di volo, Galimberti scopre in Germania una scuola di addestramento avanzatissima e decide di fondare in Italia un centro che utilizzi le stesse tecniche. Trova subito l’appoggio del Lions Club Milano che lo aiuta a perseguire il suo scopo e a portare in Italia cani e istruttori dalla Germania (da notare che ancora oggi i comandi vengono dati in tedesco, proprio per mantenere la tradizione iniziata dai primi maestri). Oggi i cani consegnati hanno superato quota 2050 ma la fondazione continua a lavorare con sempre maggior impegno perché le richieste sono ancora numerose.
Interessante conoscere il metodo di lavoro del Servizio. Pochi mesi dopo la nascita i cuccioli vengono affidati a delle famiglie di volontari, detti Puppy Walkers, che li allevano secondo le indicazioni del Centro: gli animali devono essere abituati a socializzare, a non sporcare, a salire e scendere dai mezzi di trasporto…. Dopo l’anno, pronti all’addestramento, rientrano nella struttura e imparano il mestiere di guida. Gli istruttori utilizzano dei rinforzi positivi per premiare il giusto comportamento (mai cibo, ma carezze) e dicono un fermo “no” quando sbagliano. Nulla è lasciato al caso, nemmeno la scelta della razza con cui lavorare. Quasi tutti i cani, infatti, sono labrador perché particolarmente docili e socievoli mentre ci sono pochi pastori tedeschi perché, sebbene molto intelligenti, tendono a soffrire nel passaggio tra istruttore e futuro proprietario. Al termine del periodo di training che dura circa 6 mesi, il cane può essere donato al non vedente che ne ha fatto richiesta. Il Servizio è infatti un ente senza fini di lucro e gli animali vengono donati, non venduti.

La dimostrazione pratica ha visto impegnati tre labrador di diversa età e con differenti livelli di addestramento, dalla giovane Ombra ai due maschi più adulti Mitch e Prince. Accompagnati dai loro fedeli quattro zampe, gli istruttori hanno potuto compiere un percorso irto di ostacoli (gradini, marciapiedi, impalcature, sbarramenti) evitando completamente le difficoltà o consapevoli della presenza di un pericolo perché segnalata dal comportamento dell’animale. Utilissimi “navigatori” per i non vedenti, Ombra, Mitch e Prince hanno dimostrato non solo le loro capacità di guida ma anche la pazienza e la docilità con cui per tutto il pomeriggio hanno accettato le carezze di decine e decine di mani, e non solo di bambini.

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