Gallipoli – “Chi sa qualcosa, parli. Anche in forma anonima, in privato, ma parli. Quello che è accaduto è di una gravità assurda e chi ha compiuto questo gesto dev’essere punito”: di questo tenore uno degli appelli lanciati all’indomani del ritrovamento alla periferia della città, di quattro cani morti per sospetto avvelenamento (questo citato è di Mariano Fernando Polimeno. Il luogo del ritrovamento ieri mattina è nei pressi della strada vicinale San Giovanni vicino alla ferrovia. La foto con le quattro carcasse apparsa per prima sulla pagina Facebook “Dolci tradizioni gallipoline” di Dante Scorrano (che aveva ricevuto la foto da un segnalatore anonimo) ha fatto il giro del web, con migliaia di proteste da parte di cittadini presi da rabbia, pietà e desiderio di “giustizia”. I quattro cani avevano anche un nome dato loro dagli abitanti del rione: la mamma si chiamava Luna, poi c’erano Stella, Lupo e Billy, di pochi mesi; amavamo giocare per strada e la gente gli voleva bene, quasi ogni giorno qualcuno dava loro fa mangiare. Erano “cani di vicinato”, di nessuno ma adottati dalle persone residenti in quel luogo. Una di queste volontarie, Gabriella Oltremonte, racconta che aveva scoperto l’esistenza di questi cuccioli da gennaio e da allora si era occupata di loro insieme ad altre ragazze, appena finito di lavorare. “Pure Ieri mattina sarei dovuta andare a portare loro da mangiare come al solito – racconta Gabriella –  solo che per motivi di lavoro ho pensato di andare nel pomeriggio; quando all’improvviso, ho ricevuto la chiamata di mia cugina che mi ha avvisato che i cani erano stati tutti trovati morti vicino alla ferrovia. Ho provato un dolore fortissimo”. Le due femmine erano state da pochi mesi anche sterilizzate. Insomma, erano accuditi da tanta parte del rione. Non da tutti, evidentemente.

“Sono stati trovati uno accanto all’altro, morti, nei pressi della rotaie, ma l’ipotesi che siano stati investiti dal treno è altamente improbabile – dice un’altra volontaria- perché nessuno di loro aveva feriti visibili. Probabilmente qualcuno li ha uccisi e li ha messi lì per farlo sembrare un incidente. Il veleno è l’ipotesi a cui pensiamo tutti. Abbiamo anche una qualche idea su chi possa essere stato, anche se per il momento stiamo facendo denuncia contro ignoti”. Il fatto che siano stati uccisi e poi spostati lì è anche l’ipotesi dei poliziotti; sul corpo di un cucciolo si farà l’autopsia poi sarà smaltito come gli altri tramite l’inceneritore. Denunce anche di altri cittadini e associazioni, tra cui quella di Pierre Luigi Trovatello, responsabile Movimento animalista della provincia di Lecce. Adesso intanto si dovrà trovare una sistemazione all’unico cucciolo rimasto, il più timido, il più riservato, quello che non si faceva avvicinare: forse si è salvato proprio per questo. Per informazioni o proposte si può chiamare al 327 122 6158 o contattare direttamente la pagina Facebook “Gallipoli… una perla adagiata sullo Jonio”.

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