Continuiamo a parlare di lussazione della rotula e iniziamo a prendere in considerazione quelli che sono gli interventi chirurgici che possono aiutarci nella risoluzione del problema.
Oggi prenderemo in esame la serie di chirurgie che mirano a ridurre la lassità della rotula e mirano ad impedirne la lussazione agendo sui tessuti molli articolari e periarticolari.
Come già ampiamente discusso le tecniche chirurgiche vanno valutate caso per caso e molto spesso ci sarà un a associazione di diverse tecniche.
La prognosi degli interventi è generalmente da buona ad ottima nelle lussazioni rotulee di grado minore (primo e secondo grado), mentre è da discreta a buona nelle lussazioni di terzo e quarto grado.

Le tecniche ricostruttive dei tessuti molli che vedremo dopo se utilizzate da sole vanno limitate a lussazioni rotulee minori e su cani di piccola taglia: la sottostima della gravità della lussazione non può che portare ad un insuccesso soprattutto in cani di taglia grande. 
lussazione rotulea
Embricatura del retinacolo mediale o laterale: questa tecnica chirurgica può essere realizzata sia per la lussazione rotulea mediale che per la lussazione rotulea laterale. Consiste nell’incisione della fascia che forma il retinacolo e la capsula articolare con una conseguente doppia sutura tale da determinare una embricatura con sovrapposizione della parte eccedente di questo tessuto. Deve essere eseguita dalla parte laterale se la lussazione è mediale e dalla parte mediale se la lussazione è laterale.
Tecnicamente dopo aver inciso la capsula ad alcuni millimetri dalla rotula si sutura il margine vicino alla rotula a livello della parte più laterale del fornice della capsula articolare, il margine diventato libero lateralmente viene trasposto sopra il tessuto suturato e fissato vicino alla rotula.
Questa tecnica può essere associata alla sutura antirotazionale a tirante tra tibia e rotula.
Sovrapposizione della fascia lata: questa tecnica è applicabile solo in caso di lussazione mediale, si determina stabilità suturando il margine del bicipite femorale con l’aponeurosi che è presente tra il vasto laterale ed il retto femorale. La fascia lata viene sovrapposta per conferire meggior stabilità. Questa tecnica raramente viene utilizzata da sola perché non aumenta gran che la stabilità rotulea.
Sutura antirotazionale a tirante tra tibia e rotula: si crea un legamento rotuleo laterale con una sutura non riassorbibile che limita lo scarrocciamento della rotula. La sutura viene fissata caudalmente a livello della fabella laterale se la lussazione rotulea è mediale, a quella mediale in caso contrario. Le suture vengono poi fissate o a livello del tubercolo tibiale, del legamento rotuleo distale o fatte passare intorno alla rotu

la. Questa tecnica viene indicata in associazione alla plastica trocleare. Nell’apporre le suture bisogna valutare attentamente il punto di inserimento perché la rotula cambia posizione durante la flesso estensione e determinerà quindi un maggior carico a livello della sutura. Si è visto che con il passare del tempo molte volte le suture si allentano o si rompono ma il tessuto fibroso creatosi intorno al filo ed il riallineamento dei tessuti molli fanno sì che la funzionalità sia mantenuta.

Nei prossimi articoli prenderemo in esame altri tipi di interventi che vanno a modificare la strutture ossee.
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