Miami (Florida), 8 settembre 2017 – L’uragano Irma, fa sempre più paura: nella notte si è rafforzato nuovamente a categoria 5 – con venti oltre i 257 km orari – mentre intorno a mezzogiorno (ora italiana) è tornato a indebolirsi e ora è classificato di categoria 4. Ha toccato Cuba alla massima potenza, raggiungendo l’arcipelago Camaguey e ora punta sugli Stati uniti. “Alcune fluttuazioni di intensità sono probabili nei prossimi due giorni, ma si prevede che Irma resti un potente uragano mentre si avvicina alla Florida”, sottolinea il NHC nel suo ultimo bollettino

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La Florida trema: l’allerta è stata estesa fino al nord dello Stato e non soltanto nel sud e le autorità hanno chiesto al 25% della popolazione dello Stato – circa 5,6 milioni di persone – di lasciare le proprie abitazioni. Irma ha già provocato almeno 20 vittime nei Caraibi. 

Anche il presidente Donald Trump lancia un accorato appello: 

Trump ha convocato l’intero governo per oggi a Camp David, la sobria residenza dei presidenti Usa sui monti Catoctin, in Maryland. Saranno tutti accompagnati dalle mogli. All’ordine del giorno, i distruttivi uragani Harvey e Irma.

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Uragano Irma, tocca a Cuba

Uragano Irma, dove e quando: ecco il percorso stimato

In Florida secondo le previsioni Irma arriverà tra oggi e domani mattina. Lasciandosi dietro una scia di morte e devastazione nei Caraibi con almeno 24 vittime accertate, il temutissimo uragano sta quindi per abbattersi a sud dello “Stato del sole”, iniziando dalle isole Keys. Il National Weather Service, il servizio metereologico nazionale, ha avvertito via Twitter: “Nessun angolo delle isole Keys sarà sicuro”. 

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Irma potrebbe essere ancora più feroce di Andrew, l’uragano che nel 1992 devastò lo Stato. “Il punto non è se la Florida verrà toccata o meno, bensì quanto grave sarà l’impatto” ha dichiarato William Brock Long, a capo della Federal Emergency Management Agency, la protezione civile Usa. E i rischi non sono solo per la Florida: Brock ha ribadito che in queste ore l’allerta non riguarda solo la Florida ma anche tutti gli Stati vicini, dall’Alabama fino alla Carolina del Nord.

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Intanto sono centinaia di migliaia le persone che in massa stanno cercando di sfuggire alla furia di Irma. “Se avete ricevuto l’ordine di evacuare”, ha detto perentorio durante una conferenza stampa il governatore della Florida, Rick Scott, “partite ora. Non stasera, non tra un’ora. Ora!”. Sono invitate a fuggire 5,6 milioni di persone.

GRAFICO La ricostruzione in 3D dell’uragano

Secondo Dave Hennen, meteorologo della Cnn, questa potrebbe essere l’operazione di sfollamento più imponente nella storia degli Stati Uniti dal momento che le contee interessate (Miami-Dade, Broward e Palm Beach) raccolgono un bacino di circa sei milioni di anime. Nell’area, le principali arterie stradali sono intasate in direzione nord. 

Uragano Irma, i video della devastazione. Caraibi spazzati via

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Nella serata di venerdì l’ultimo volo commerciale è partito da Miami. Voli sospesi oggi e domani, fino a data da destinarsi. Carlos Gimenez, sindaco di Miami-Dade, assicura che 23mila persone sono già al sicuro nei rifugi della contea, attrezzati per ospitare fino a centomila unità. Secondo le stime della società che gestisce la corrente elettrica nello Stato della Florida, potrebbero essere nove milioni i residenti a restare senza elettricità. 

SOS VIRGINIA – Il governatore della Virginia, Terry McAuliffe, ha dichiarato lo stato di emergenza per aiutarla a far fronte ai danni che prevedibilmente provocherà l’uragano Irma. La dichiarazione consente alla Virginia anche di aiutare gli altri Stati che saranno colpiti dalla tempesta,. Per la Virginia i meteorologi prevedono alluvioni, venti e forti tempeste di piogge portati dall’uragano.

I DANNI – L’uragano Irma ha già causato danni per 1,2 miliardi di euro solo nei territori di St Martin e St Barts, nei Caraibi francesi, secondo la compagnia statale di riassicurazioni Ccr. Un evento estremo che potrebbe risultare il peggiore, nella storia degli Usa, in termini di costi economici e un incubo per le compagnie assicurative. Secondo gli esperti consultati da Bloomberg il conto finale potrebbe arrivare potenzialmente a 200 miliardi di dollari, superiore quindi all’uragano Katrina che colpì New Orleans nel 2005 con effetti devastanti pari a 160 miliardi di danni e oltre 1800 vittime accertate.

IL VADEMECUM PER I RIFUGI – Se non fuggi, cerca riparo nei rifugi. Le autorità della Florida non hanno lasciato alternativa a chi vive a Miami: ecco dunque il vademecum per chi in queste ore si sta trasferendo nei cosiddetti ‘shelter’, che di solito non sono altro che le scuole. Nei rifugi occorre portarsi cibo non deperibile, un litro d’acqua al giorno a persona per tre giorni, farmaci, biancheria da letto, asciugamani, carta igienica e vestiti. Se si possiede un animale domestico, arrivare muniti di libretto di vaccinazione, collare con nome e numero di contatto acqua e cibo per animali.

Non tutti i rifugi accettano animali domestici, ma neanche tutti richiedono la prenotazione. Nei rifugi non ci sono docce e neanche letti, e dunque si dorme seduti o direttamente sul pavimento, a meno che non ci si sia portati un materassino o un tappetino. Non vengono richiesti documenti per entrare (porte aperte, dunque, anche agli irregolari) ma è bene portarsi carta d’identità, passaporto, assicurazione e tutto quello di cui si potrebbe aver bisogno. L’aria condizionata c’è ma fino a quando i generatori funzionano. Meglio dunque avere con sè un ventaglio

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