La cacca del cane sul marciapiede, 600 euro di multa a un giovane lissonese. È il dato più rilevante emerso dall’operazione congiunta di Polizia Locale e Guardie ecologiche volontarie della Provincia della scorsa settimana per contrastare il fenomeno della mancata raccolta, da parte dei proprietari, delle deiezioni canine, oltre alla verifica dei microchip dei cani.

Vigili e Gev hanno identificato 18 conduttori di cani, elevando 5 violazioni all’anagrafe canina (mancanza di microchip) e 1 violazione per la mancata raccolta delle deiezioni. Una sola multa, ma decisamente salata.

Le Gev hanno sanzionato un giovane lissonese che si trovava nei pressi della farmacia di via Don Minzoni. Il conduttore, a passeggio con il suo labrador e sul marciapiede, non ha pulito dove il cane aveva sporcato. Al lissonese è stata elevata una multa di 600 euro (il range va da 300 a 3mila euro), a gravare sul “peso” della multa il fatto che l’episodio si sia rilevato a poca distanza da un luogo pubblico come la farmacia. Agenti di polizia e guardie ecologiche hanno controllato diverse aree verdi della città come azione di sensibilizzazione e repressione del fenomeno delle deiezioni canine. Controlli sono stati effettuati, per esempio, al parco Botticelli e in piazza IV novembre. Tutti i possessori identificati, conducevano il cane al guinzaglio. Solo in 5 casi, come detto, i vigili hanno elevato sanzioni per il mancato microchip che, come noto, consente la regolare iscrizione all’anagrafe canina. Un servizio di repressione, quando doveroso, ma anche di sensibilizzazione verso cultura ed educazione civiche. Un fenomeno, quello dell’abbandono di deiezioni canine, difficile da contrastare e che crea spesso proteste, giustificate, in ordine a problematiche sanitarie e di buon costume, soprattutto all’interno di parchi pubblici e nelle zone di maggior passeggio della città. Ed è per questo che i vigili e le Gev non risparmiano, se necessario, di elevare i verbali, come per l’episodio di via Don Minzoni: lì il proprietario di un cane di grossa taglia è stato colto in flagranza. Il lissonese non aveva con sé la dotazione necessaria ed obbligatoria per raccogliere gli escrementi del 4 zampe. Come questo caso insegna, e ricorda, la colpa non è evidentemente dell’animale, ma di chi non rispetta la legge e le più elementari norme di educazione civica.

Il servizio di controllo proseguirà nel corso della stagione estiva, e vuole far sì che vengano limitati al massimo gli abbandoni indiscriminati di deiezioni canine sul territorio comunale. Il mantenimento del decoro urbano è sì obbligo dell’amministrazione comunale, ma i cittadini devono prodigarsi affinché la propria città sia pulita ed accogliente.

Elisabetta Pioltelli

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Tags #Lissone #Giustizia, Criminalità #Pena #Multe, Ammende #Gev Altri articoli

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