Ogni anno la stessa storia. Ogni anno, all’avvicinarsi della Pasqua, comincia a scorrere un fremito di preoccupazione, una vena di empatia che pare ingrossarsi sensibilmente  in questa stagione. Serpeggia un resistente filo d’amore e  ansia per una specie di animali (anzi due) e un’età. Sono gli agnelli e capretti destinati alla tavola festiva. Cuccioli come tanti altri che le persone mangiano durante tutto l’anno e che – purtroppo – non riscuotono un simile interesse diffuso. Ma, se una goccia può scalfire la roccia e se l’importante è denunciare e parlarne, ecco che non possiamo essere sordi al richiamo delle voci-bambine che chiedono aiuto. Aiutare, sensibilizzare, si ma come? Presidi seriosi e silenziosi, scene quasi ‘pulp’ sono ormai ricorrenti in questo periodo nelle piazze di tante città. E noi abbiamo voluto cambiare, rivoluzionare il modo di attirare l’attenzione, senza perdere di vista il messaggio. Anzi lanciando un’esortazione bella forte e riconoscibile, ma luminosa, movimentata,  tempo di musica e con passo di ballo.            

“LET IT BEEE – Anche gli agnelli si meritano un futuro oltre la Pasqua” è lo slogan con cui sabato 19 e domenica 20 marzo i volontari e simpatizzanti LAV hanno organizzato flash mob danzanti, realizzato con la collaborazione di ballerini, scuole di ballo e performer amatoriali, per attirare l’attenzione dei cittadini con vivacità e colore, 

L’immagine simbolo dell’evento, una mamma insieme ai suoi due agnellini felici su un prato verde e il messaggio che richiama contemporaneamente il verso delle pecorelle e il titolo della notissima canzone dei Beatles, Let It Be appunto, richiama e rafforza il nostro messaggio a lasciare che gli animali vivano una vita lunga e felice, lontano dai nostri piatti.

LET IT BEEE è l’invito che ha attraversato oltre 14 città suggerendo di scegliere una Pasqua priva di crudeltà, piena di buone ricette vegan e di agnelli felici, liberi di continuare a belare accanto alle mamme.
Un messaggio positivo trasmesso dai ballerini in contrapposizione all’orrore,l’uccisione degli animali, che non può e non deve trovare la sua giustificazione nella tradizione.

La LAV vuole contribuire all’abbandono di questa usanza feroce, perché l’alternativa a questo sacrificio ripetuto e a tutte le abitudini alimentari basate sulla morte di esseri viventi esiste già ed è quello di cambiare menu.

Scopri il Menu di Pasqua realizzato dallo chef Martino Beria per la LAV!

Paola Segurini
Responsabile Area Scelta Vegan

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