La via naturale del contagio della Leishmania, come abbiamo già detto, è rappresentata dall’inoculazione dei promastigoti da parte dei flebotomi durante un pasto di sangue, nella cute dei mammiferi ospiti.
Tuttavia non si possono escludere altre possibili vie di contagio, come quella dell’ingestione volontaria o accidentale, da parte del mammifero, dei flebotomi parassitati.
Altre vie di trasmissione diretta, sicuramente minoritarie, da rare a molto rare possono essere:
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Trasmissione materno-fetale: più volte ipotizzata e generalmente ammessa nell’uomo nonostante siano stati segnalati pochi casi, appare più che probabile anche nel cane, benché non sia stato identificato l’esatto meccanismo con cui la trasmissione verticale si realizza.
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Trasmissione venerea: benché mai provata con certezza appare possibile, almeno quella tra cane maschio infetto sintomatico e femmina. Oltre a rinvenire gli amastigoti di Leishmania negli organi genitali interni (testicoli, epididimo) ed esterni (glande, prepuzio), è stata riscontrata una positività alla PCR nel seme in alcuni dei cani sintomatici testati.
Visto che nell’accoppiamento spesso si verificano traumi sia nel maschio che nella femmina, si realizza la possibilità di trasmissione di amastigoti dagli organi genitali esterni, oltre ai parassiti nel seme provenienti dagli organi genitali interni. Quindi nel cane la trasmissione venerea della leishmaniosi è probabile, anche considerando l’alto numero di cani infetti in aree in cui il flebotomo vettore è poco diffuso.
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Trasmissione attraverso le trasfusioni di sangue: praticamente accertata sia nella specie umana che in quella canina.
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